INPS, Reddito di cittadinanza settembre: confermato ritardo pagamenti

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

Per il reddito di cittadinanza quello di settembre sarà un mese decisamente importante e per certi versi delicato, tanto che per molti sta generando un vero e proprio panico.

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Reddito di cittadinanza: soldi in ritardo a settembre. Ecco perchè
Diversi sono gli appuntamenti chiave che cadono nel mese in corso e che vedranno rilevanti novità per i percettori del beneficio sponsorizzato dal Movimento 5 Stelle.

In primis segnaliamo la cattiva notizia relativa ai pagamenti di settembre, visto che la ricarica della PostePay dovrebbe avvenire un po’ in ritardo rispetto al solito.

A settembre infatti non sarà rispettata la consueta scadenza del giorno 27 visto che cade domenica e con ogni probabilità Poste Italiane provvederà all’accredito del sussidio lunedì 28 settembre.

Reddito di cittadinanza: a settembre finisce per 1 su 3
Settembre sarà poi un mese di tagli, in alcuni casi molto dolorosi, perchè per 1 beneficiario su 3 si tradurranno nella fine del reddito di cittadinanza.

A partire da ottobre infatti il 30% degli attuali percettori non riceverà più la consueta ricarica, visto che a settembre cade la scadenza dei 18 mesi.

Questo vale per quanti hanno fatto la domanda del sussidio a marzo 2019 e hanno iniziato a ricevere i soldi dal mese successivo, ossia aprile 2020.

Come è noto il reddito di cittadinanza ha una durata di 18 mesi e quindi a settembre giunge al capolinea per i beneficiari di cui abbiamo parlato poc’anzi.

Reddito di cittadinanza: come e quando chiedere il rinnovo
Per loro c’è una buona e una cattiva notizia, visto che da una parte potranno presentare una nuova domanda per il reddito di cittadinanza, ma dall’altra dovranno aspettare un mese prima di farlo.

La legge prevede che il beneficio possa essere rinnovato, fino ad un massimo di 36 mensilità, ma alla scadenza della prima tranche di 18 mesi bisognerà lasciare passare prima del rinnovo, diversamente da quanto accade per la pensione di cittadinanza che viene erogata in via continuativa e senza interruzioni.

Per il reddito di cittadinanza invece c’è una sospensione di un mese, ma già a partire da fine ottobre o al massimo da inizio novembre si potrà presentare la nuova domanda.

Il rinnovo infatti non avviene in maniera automatica e chi è interessato a ricevere ancora il sussidio dovrà inoltrare il modulo SR180, unitamente al Modello ISEE aggiornato al 2020, sul sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it, oppure sul sito dell’Inps, o rivolgersi in alternativa ad un Caf o ad un ufficio di Poste Italiane.

Priam parlavamo di settembre come di un mese di tagli, perchè oltre a quello previsto per la scadenza dei 18 mesi, ci sarà anche un’altra sforbiciata.

Reddito di cittadinanza: da questo mese scatta il taglio del 20%
In linea con quanto indicato dall’Inps nel messaggio n.2957 del 28 luglio 2020, a partire da questo mese ci sarà la prima decurtazione su base mensile.

L’obiettivo è di incentivare i percettori del reddito di cittadinanza ad utilizzare interamente l’importo loro riconosciuto entro il mese successivo a quello del pagamento.

Ad effettuare i controlli sarà l’Inps sulla base dei dati forniti da Poste Italiane relativamente al saldo disponibile sulla carta Rdc a fine mese e il valore della somma erogata.

In presenza di un saldo superiore all’importo mensile del beneficio, scatterà una decurtazione dalla somma riconosciuta per il mese successivo nel limite massimo del 20% della ricarica mensile erogata e non spesa.