La bomba sociale dell’immigrazione pronta ad esplodere

Come riporta Il Tempo, il 25 aprile in serata, sono scoppiati dei tafferugli in un hotel di Roma dove alloggiano immigrati.

Gli ospiti lamentavano la scarsità di cibo per il Ramadan, e già la cosa è strana di per sè visto che durante il Ramadan si pratica il digiuno.

La rivolta è scoppiata all’Hotel Capannelle, che accoglie gli immigrati trasferiti da altri centri a seguito della positività di alcuni di loro al coronavirus.

Gli ospiti della struttura situata in via Siderno 37 nel VII Municipio, hanno cominciato a urlare e inveire fuori dalle stanze e senza le mascherine, costringendo l’intervento dei Carabinieri congiuntamente a Polizia ed Esercito.

Sembrerebbe inoltre che vi sarebbero dei casi di Covid-19 accertati anche dentro questa struttura e questo ha richiesto l’ausilio di una quindicina di operatori sanitari intervenuti con quattro ambulanze e le tute di biocontenimento.

I fatti

Una volta intervenute le F.O., gli operatori Asl hanno messo a conoscenza i militari che risultavano esserci dei casi di positività, per tanto hanno deciso di attendere l’arrivo dei sanitari prima dell’intervento.

Uno degli ospiti che sta causando problemi da tre giorni, risultato positivo, alla fine è stato portato via a 00.30 dopo una lunga trattativa tra gli operatori e cinque ore di caos, che ha visto il coinvolgimento di 7 auto della Polizia, 2 dei Carabinieri, 4 ambulanze e camionette dell’esercito.

Il giorno seguente il Comitato di Quartiere ha espresso preoccupazione per la presenza dell’hotel e dei suoi ospiti, che sono sorvegliati soltanto da alcune operatrici dell’Asl e da due militari di guardia all’ingresso. Cosa succederà il 4 maggio quando questi facinorosi saranno liberi di andare a spasso?

Ma sopratutto il timore dei residenti è che a fine emergenza gli immigrati continuino a rimanere alloggiati nella struttura, causando problemi di ordine sociale.

Una situazione intollerabile, sopratutto in virtù del fatto che questi signori, sono ospiti fissi senza nessuna spesa, mentre ad oggi ancora moltissimi imprenditori aspettano ancora l’arrivo dei 600 euro e la Cassa Integrazione per i propri dipendenti.