La Festa dei Lavoratori, ovvero: lo (s)concerto del 1° maggio

Aprile si avvia alla conclusione e ci prepariamo a vivere il mese di maggio con le sue festività, tra tutte, la Festa dei Lavoratori che si celebra il primo del mese. Un’occasione ricorrente che sancisce appunto il tributo a tutti i lavoratori, un momento di aggregazione e di riflessione per i temi che questo avvenimento solitamente propone. Sono tanti i lavoratori ai quali rivolgere il pensiero, purtroppo però sono tanti anche coloro che non lavorano.

Le origini

La Festa dei lavoratori si tiene in molti Paesi del mondo in memoria di tutte le lotte per i diritti del lavoro. Le origini di questa festività risalgono al 1867. Nel 1866 fu approvata a Chicago, nell’Illinois, la legge che portava la giornata lavorativa ad otto ore. L’anno successivo, appunto nel 1867 e precisamente il primo maggio, fu organizzata una grande manifestazione per celebrare questa legge.

I fatti drammatici

Dopo una ventina d’anni, nel 1886 la Federation of Organized Trades and Labour Unions pose come ultimatum proprio il 1° maggio come giorno utile per l’estensione della legge su tutto il territorio americano, pena uno sciopero ad oltranza di tutti i lavoratori.

Gli scontri che seguirono tra la polizia ed i manifestanti portarono al triste bilancio di due morti e diversi feriti. La polizia aprì il fuoco sui manifestanti. Il primo maggio si tinse di rosso.

Oggi

Quei fatti e quelle ragioni che determinarono la ricorrenza, oggi sono per lo più ignoti a molti, ma continua a celebrarsi la Festa.

La connotazione che oggi assume il primo maggio vuol essere di allegria musica e festeggiamenti, sebbene sia sempre presente lo spirito critico e la disamina sul mondo del lavoro. In questa data si dibatte sulla condizione femminile, sui lavori usuranti, sulla qualità della vita dei lavoratori, ma vengono affrontati anche quei temi relativi alla pensione, alla giornata lavorativa, ai lavori sottopagati, allo sfruttamento.

La musica è il “tappeto” sul quale poggiano queste tematiche e in varie città italiane si tengono concerti e festeggiamenti. Il concerto più famoso e capace di attrarre presenze da tutto il Paese è il “Concertone del primo maggio” che si tiene a Roma a piazza San Giovanni in Laterano. Qui convengono molti artisti noti ed emergenti e non mancano le presenze di musicisti e cantanti che esprimono contestazione per mezzo della musica.

La realtà

Un omaggio a chi lavora, un bel modo per ringraziare chi contribuisce a “far andare avanti il Paese”, ma la realtà è che sono molti quelli che il lavoro non ce l’hanno. Alcuni ripiegano in lavori occasionali e altri ancora si trovano in condizione di precariato che garantisce loro solo pochi mesi di lavoro. Una festa che soffre nella sua stessa accezione. Molti partecipano proprio per portare la loro testimonianza il loro disagio nei confronti di un’occupazione latitante. Ma tutti, come a seguire un copione già letto, partecipano festanti, cantano e ballano. Forse proprio per la volontà di esorcizzare una condizione che lascia molto amaro nella bocca di tanti.

I dati sull’occupazione

Secondo un report dell’Istat basato sui dati provvisori relativi a novembre 2022 sarebbero aumentati gli inattivi, di conseguenza sono scese le percentuali degli occupati e dei disoccupati.

E’ diminuito il numero delle persone che cercano lavoro e la disoccupazione è stabile al 7,8%. Gli inattivi salgono in percentuale, tuttavia, sempre secondo il rapporto, gli occupati salgono di un punto percentuale rispetto al trimestre settembre-novembre.

La notizia negativa è che a novembre 2022, dopo due mesi di crescita, torna in calo l’occupazione per l’effetto dei dipendenti permanenti.

Numeri impietosi che indicano una staticità che sotto certi aspetti è drammatica. Gli inattivi sono un allarme che la società non può trascurare, un problema che deve essere affrontato.

In base a studi più recenti relativi al 31 gennaio 2023, ma comunque soggetti a rettifiche, risulta che: Il tasso di occupazione è salito al 59,9% (+0,3 punti). Il tasso di disoccupazione si è attestato all’8,4% (rispetto all’8,5% del mese precedente) ed è sceso al 23,8% tra i giovani (-1,4 punti). Valori ancora distanti da quello che tutti attendono: un segnale di reale ripresa.

Ad ogni modo anche quest’anno parteciperemo in massa al Concerto del 1° maggio, anche se per molti di noi si tratterà di uno “sconcerto” quando rivolgeremo il pensiero al mondo del lavoro.

Foto del Concertone a Roma del 2018 tratta da: massimo.delmese.net