La protezione della persona, il rischio di non autosufficienza

IL SALVADENARO

Rubrica di economia e finanza a cura di Mario Rugini

La protezione della persona, il rischio di non autosufficienza

Negli ultimi 10 anni il mercato assicurativo ha avuto un orientamento sempre più marcato verso le polizze di protezione dei rischi della persona.

La pandemia ha contribuito ad accelerare un percorso già in atto legato, in buona sostanza, all’incremento dell’aspettativa di vita e al sostanziale invecchiamento demografico del Paese.

L’incremento dell’aspettativa di vita rende maggiormente onerosi i costi di assistenza di anziani e disabili e il sistema sanitario nazionale ed il welfare pubblico non riescono più a farsi carico di tutti i costi legati ad una assistenza prolungata e/o una riabilitazione da un infortunio.

Le Assicurazioni private

Il settore assicurativo offre soluzioni che consentono di “gestire questa problematica” evitando che il rischio di non autosufficienza impatti economicamente in modo significativo sulla vita di una famiglia.

Le polizza LTC ( Long term Care) offrono di solito una rendita vitalizia in caso di non autosufficienza legata ad una malattia, un infortunio o il semplice invecchiamento.

Per non autosufficienza non si intende l’invalidità permanente ma l’incapacità di svolgere almeno quattro delle seguenti funzioni di vita elementari in totale autonomia ovvero spostarsi, muoversi, alimentarsi, mantenere adeguati livelli di igiene personale e controllare le proprie funzioni corporali.

La non autosufficienza può derivare anche da patologie neuro-degenerative come Parkinson e Alzheimer  e da malattie mentali.

Costo e rendimento

Il costo di queste polizze è legato all’età dell’assicurato, alla rendita che si vuole assicurare e da determinati parametri sanitari che possono determinare anche la non assunzione del rischio assicurativo.

Le polizze infortuni di nuova generazione offrono un capitale in caso di lesione dovuta a malattia e/o  infortunio.

La liquidazione del capitale non è legata alla percentuale di invalidità generata dall’evento, ma all’evento stesso. Di norma, viene schedato per gravità dalle condizioni di polizza. Il costo di queste polizze è legato in minima parte all’età dell’assicurato e in buona parte, dal capitale che si vuole assicurare. Si aggiungono, inoltre, determinati parametri di rischio professionale che possono determinare anche la non assunzione del rischio assicurativo.

L’importanza di una buona consulenza

Una valutazione andrebbe fatta in ambito soggettivo attraverso una consulenza finalizzata alla protezione della persona.

La consulenza parte da quello che il cliente in relazione al suo status sanitario può sottoscrivere. Individuato il rischio assicurabile, si determinano gli altri parametri come massimale, prezzo e livello di dettaglio delle coperture.

Nell’ambito della valutazione specifica non va sottovalutato l’inquadramento dei dati economici del cliente come reddito e capitali disponibili. Questi, sono necessari ad una migliore focalizzazione dell’obiettivo economico di protezione.