Lukoil, morto anche il vicepresidente del colosso petrolifero russo

Dopo la morte nello scorso ottobre per insufficienza cardiaca, del 66enne presidente della Lukoil, Vladimir Nekrasov, oggi l’annuncio della morte del vicepresidente Vitaly Robertus.

La notizia dalla Russia di un’altra morte che lascerebbe aperti dei sospetti, quella del vicepresidente del colosso petrolifero Lukoil. Il 55enne Robertus, stando a quanto dichiara la compagnia, sarebbe stato trovato impiccato nel suo ufficio dopo che aveva detto di non sentirsi bene e di avere mal di testa. Il dirigente era nella Lukoil da oltre 30 anni.

Morti eccellenti

L’annuncio apre rinnovati sospetti dopo quelli per la morte del presidente Nekrasov, di pochi mesi fa, e di quella di Alexander Subbotinun, nel 2022. Subbotin era un altro dirigente, scomparso anche lui per un attacco di cuore. Ancora nel 2022 Ravil Maganov (l’allora presidente), aveva perso la vita a causa di una caduta dalla finestra di un ospedale della Capitale.

Il suicidio di Robertus

Il vicepresidente Vitaly Robertus, stando al canale Telegram “Baza”, vicino alla polizia e ai Servizi di Sicurezza, si sarebbe suicidato. Il suo corpo è stato trovato nell’ufficio della Lukoil a Mosca. Il dirigente poco prima della sua morte aveva chiesto qualcosa per il mal di testa, poi si chiuso nel proprio ufficio e non ha risposto al telefono per alcune ore. I colleghi hanno quindi deciso di forzare la porta proprio perché da Robertus non arrivava nessuna risposta ed hanno trovato l’uomo ormai privo di vita.

Foto tratte dal web