Morti in cinque a Casteldaccia PA per le esalazioni di un tombino

Tragico Incidente sul lavoro nella provincia di Palermo, cinque operai hanno perso la vita, mentre erano intenti a fare lavori di manutenzione dell’impianto fognario. La causa della morte sarebbe riconducibile alle esalazioni tossiche delle acque nere. Altri due operai sono rimasti coinvolti: uno è rimasto ferito in modo lieve, mentre l’altro sarebbe in condizioni gravissime, intubato al Policlinico di Palermo.

L’incidente

Sono morti uno dopo l’altro, il primo si è calato in un tombino dell’impianto fognario e non risaliva, così gli altri si sono calati per capire che stesse accadendo. Il settimo componente della squadra, impaurito perché non vedeva più risalire i colleghi, ha dato l’allarme.

Il presidente di Amap, Alessandro Di Martino ha commentato l’incidente e ha spiegato che gli operai stavano lavorando alla pulizia dei pozzetti delle rete fognaria. “Era arrivata una segnalazione e una richiesta di intervento”, ha aggiunto Di Martino.

I soccorritori hanno riferito che nessun operaio estratto ormai privo di vita indossava la mascherina di protezione. Di Martino ha definito questa informazione “una cosa assurda”, aggiungendo che “l’odore era così forte che non è comprensibile come non si siano protetti”.

Cosa è successo

Dalle prime ricostruzione risulterebbe che la squadra di operai stesse lavorando nelle fogne sotto l’azienda vinicola Corvo. Sei operai, degli otto coinvolti, sono dipendenti della società Quadrifoglio group di Partinico (Palermo). La ditta lavora per conto della municipalizzata palermitana Amap, che si occupa della gestione idrica in città. Uno degli operai sarebbe invece un lavoratore interinale dell’Amap.

Antonio Bertucci, dei Vigili del fuoco ha dichiarato: “non è chiaro per quale motivo gli operai fossero lì”. Sul punto c’è un impianto di sollevamento di acqua reflue dell’Amap. “Le analisi su uno degli operai trasferiti in ospedale faranno probabilmente capire quali sono state le cause dell’intossicazione”, ha aggiunto Bertucci. “Quando sono in gioco le acque reflue, vi possono essere diversi elementi, dal metano all’idrogeno solforato”, ha concluso il vigile del fuoco.

Il cordoglio

Sulla triste vicenda, la ministra del Lavoro, Maria Calderone ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie e al presidente della Regione, Renato Schifani.

Il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, arrivato sul luogo ha commentato: “Un’immane tragedia. Siamo sconvolti. Cinque giovani che sono morti per un pezzo di pane. E’ inconcepibile”.

Foto: Vigili del fuoco