Si assottiglia il numero dei candidati alla presidenza della Regione Lazio. Due delle sette liste sono estromesse per illeciti nelle firme delle sottoscrizioni. Il Giudice ha giudicate false un numero rilevante di queste firme e la conseguenza è stata inevitabile.
Revocata l’ammissione
Il tribunale di Frosinone revoca l’ammissione alla competizione elettorale di “4 Polo per l’Italia” e “Pignalberi presidente”. La motivazione è quella delle firme false nella sottoscrizione delle liste. Nella descrizione del tribunale è scritto che tali sottoscrizioni apparivano “connotate da similitudini grafiche tali da far dubitare della loro autenticità, in quanto apparentemente riconducibili alla stessa mano”.
Le indagini
Il tribunale ha provveduto a tramettere gli atti alla Procura e sono scattate le indagini urgenti del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Frosinone. L’accertamento degli uomini dell’Arma ha permesso di valutare al Gip che gli elenchi dei sottoscrittori delle liste “Pignalberi presidente” e “4 Polo per l’Italia” fossero con un elevato numero di firme false.
Le firme giudicate false non sono riferibili agli elettori (prevalentemente cittadini del Comune di Serrone), mentre invece documenti e dati anagrafici erano riportati negli elenchi.
Per chi ha autenticato le sottoscrizioni sono naturalmente stati emessi provvedimenti interdittivi, e le liste sono state escluse.
Pignalberi presenta ricorso
Fabrizio Pignalberi non ci sta e afferma che si tratta di un attacco strumentale contro di lui e parla di “macchina del fango”. Ha presentato ricorso al Tar di Latina per la riammissione delle liste in suo supporto.
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