Piglio, Il turismo non esiste, sarà un’estate pigliese molto fredda

Se si rilegge il programma amministrativo che ha portato alla vittoria l’attuale maggioranza del Sindaco Mario Felli, si resta sconcertati , non c’è un proposta nei vari assessorati dai lavori pubblici, ai servizi sociali, dalle politiche giovanili all’istruzione pubblica, dall’agricoltura alla viabilità, ect. ad essere stata concretizzata.  Molti dicono che Piglio è un paese ormai “morto”, ma in realtà non lo è   piuttosto è che quando il vertice di una paese  è totalmente incapace e amorfo il risultato è zero. Ad esempio, n questo  periodo nei vari centri anche quelli limitrofi a Piglio, si sta predisponendo un programma per la stagione estiva, ma appunto a Piglio , non ci sono iniziative, non ci sono eventi ma un torpore generalizzato. Nessuno , neanche il consigliere al ramo Matteo Celletti (in foto con il Sindaco Felli), che pensa ad allestire tavoli di discussione e progettazione per proporre eventi,  coinvolgendo le associazioni locali per inventarsi feste, serate, intrattenimento. Ecco allora che l’estate pigliese in questi 5 anni di amministrazione Felli  è diventata  ridicola e piatta, e così per  il resto dell’anno.  Eppure nel programma presentato in campagna elettorale c’erano tanti progetti per il turismo, addirittura suddividendo tre tipologie di turismo: quello del centro storico,  quello enogastronomico e quello religioso.  In cinque anni non c’è stata nessuna iniziativa legata a queste tipologie di turismo, il centro storico  sta morendo ed è in fase di totale abbandono, il turismo enogastronomico è qualcosa che appartiene alla Strada del Cesanese, che  ad oggi ha organizzato  solo eventi e manifestazioni in altri paesi della strada o negli agriturismi fuori da Piglio, il Sindaco Felli e il consigliere  Celletti non sono riusciti a coinvolgere la Strada del Cesanese con iniziative  da inserire nel calendario estivo o nel corso dell’anno affinchè   si svolgessero a Piglio. Il vino che dovrebbe essere una colonna portante del turismo pigliese, sta diventando  un strumento riservato a pochi, escludendo l’intera comunità. Basti pensare che il comune di Piglio non è riuscito a destinare un locale per la rivendita delle varie etichette nel centro del paese (creando anche lavoro), costringendo i turisti che attraversano Piglio a dover andare direttamente negli agriturismi ad acquistare il Cesanese del Piglio; il Sindaco Felli nei suoi interventi si vanta tanto del percorso contemplativo dedicato a San Giovanni Paolo II che più volte è venuto a Piglio transitando e meditando in quel luogo, se ne vanta come un richiamo per incentivare il turismo religioso, eppure basta vedere le due gigantografie poste nei due principali accessi al paese lungo la super strada Anagni Fiuggi e lungo la Prenestina, posizionati  più di 10 anni dall’Amministrazione Cittadini  (che aveva una visione più amplia di turismo) in che stato sono e se non fosse per la buona volontà del consigliere delegato all’ambiente Cristian Scarfagna l’unico che dimostra interesse per questo paese, ed un gruppo di volontari  il percorso sarebbe in uno stato di abbandono e deterioramento.  Il turismo a Piglio non esiste,  quest’amministrazione ha dimostrato di non avere capacità e di non avere una cultura del turismo. In questi anni non solo i villeggianti ma gli stessi cittadini vanno nei paesi limitrofi  per apprezzare eventi e manifestazioni che a Piglio non vengono concretizzate, determinando riflessi negati sull’economia pigliese, dei commercianti che lamentano questo menefreghismo amministrativo. Questa è una grande sconfitta da parte di un’Amministrazione Comunale  che dimostra disattenzione, e di non amare questo paese. Ci si appresta  a vivere anche quest’anno un’estate pigliese molto fredda. Invitiamo come sempre il Sindaco o qualche amministratore a fare sentire la sua voce a tal riguardo.