Piglio, Un’ Amministrazione Comunale, che crea e non abbatte le barriere architettoniche

E’ nella coscienza sociale il dovere collettivo di rimuovere ogni ostacolo all’esercizio dei diritti fondamentali delle persone affette da disabilità, primi fra tutti sono le Amministrazioni Comunali, che devono adoperarsi nell’abbattere le barriere architettoniche, iniziando da quelle presenti nella casa comunale, per evitare quello che la Corte di Cassazione ha esternato in modo chiaro: “Subisce una discriminazione indiretta il disabile a cui sia impedito l’accesso agli uffici comunali per la presenza di barriere architettoniche”. Come al solito, persino sui temi seri che toccano la sensibilità e la quotidianità di diverse persone, si registra un’assoluta inefficienza ed incapacità dell’Amministrazione del Sindaco Mario Felli, per il fatto che l’ascensore all’interno del Comune è da mesi fuori servizio, limitando l’accessibilità a persone con disabilità motoria. Un’amministrazione ha il dovere di abbattere le barriere architettoniche, perché tutti i cittadini sono uguali, e non crearle distinguendo così cittadini di serie A che possono accedere al Comune e di serie b che a causa delle loro  disabilità non possono accedervi.  Ma non è il solo, anche l’ascensore che collega il piazzale scolastico alla sovrastante piazza Roma, è ormai da tempo fuori uso, creando problemi a disabili e persone anziane. “Evitiamo di andare al mercato il venerdì ,ed andiamo al supermercato sito in piazza “Primo Maggio”  solo se accompagnati  in macchina   –commentano alcune anziane- perché diventa faticoso senza l’ascensore fare le scale con le buste della spesa. Ci siamo rivolti più volte al Sindaco ed ai vari amministratori, per riattivare l’ascensore, ma tante chiacchiere e nulla di concreto. Siamo anziani un minimo di considerazione lo meritiamo, ma a questa Amministrazione non importa nulla di noi e di questo paese”. E’ triste sentire queste parole, eppure basterebbe veramente poco per aiutare la quotidianità di coloro che appartengono alla fascia più sensibile (anziani e disabili), e questo rientra tra i compiti di una diligente Amministrazione Comunale, che nella normalità dovrebbe agire con coscienza, risolvendo questo piccolo ma grande problema.