Rilfessioni – Il fascino della solitudine

  a cura di Marcella Lo Russo

In un mondo iperconnesso e multitasking come il nostro, non sorprende quel senso di inadeguatezza avvertito da alcune persone, adulte e non, di fronte a residui momenti di solitudine.

Il silenzio di una stanza priva di dispositivi elettronici, di una casa momentaneamente senza familiari o animali domestici, di un’auto ferma in aperta campagna etc, sembra “soffocare” anime inquiete non più abituate ad ascoltare se stesse ed il “suono del silenzio” circostante.

La solitudine, che spaventa ed affascina al tempo stesso, è, in realtà, una grandissima opportunità sia per adulti (finalmente soli con se stessi senza l’incubo di sentirsi asociali ma, semplicemente, concentrati sul proprio respiro e con la propria mente in modalità BLANK – vuota – per lasciare spazio, volendo, anche ad un salutare ozio… fonte, successivamente, di creatività) che per minori (non più costretti a seguire tabelle di marcia pilotate da adulti sotto stress che, altrimenti, non si sentirebbero realizzati o “redenti”!).

Qualcuno diceva: <Beata solitudine!>, rischiando di passare per un egoista che vive fuori dalle “logiche di sistema” ma, come al solito, è “la dose che fa il veleno” anche in questa circostanza.  Un po’ di sana solitudine ogni tanto è “cosa buona e giusta”, priva di controindicazioni!

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *