ALBANO LAZIALE. Il Comune non vuole svelare il numero dei contagi, monta la polemica

Ha suscitato non poca polemica la decisione del Comune di Albano Laziale, di non divulgare il numero dei contagi o dei decessi nel proprio territorio. “Capisco la privacy per non dirci i nomi”-commenta su Facebook una signora-“Ma che senso ha non dirci quanti contagiati ci sono?? Gli altri comuni informano i propri cittadini e noi abbiamo diritto a conoscere la situazione” conclude.

Sotto al post svariati commenti, chi a favore, chi contro, ma qual’è la motivazione ufficiale?

Il Sindaco Nicola Marini ha replicato in un post sempre su Facebook che riportiamo integralmente:

“UN MINUTO PER RICORDARE E RIPARTIRE

In un momento così difficile che ha stravolto le nostre consuetudini, non dobbiamo mai commettere l’errore di abituarci alla morte. Non dobbiamo tenere il conto delle persone decedute come fosse un mero numero da confrontare con quello del giorno precedente ed esserne preoccupati o alleviati. Dietro a quel numero, ricordiamoci sempre che ci sono genitori e figli, familiari e parenti, amici e conoscenti. Ci sono vite che purtroppo non saremo mai in grado di raccontare con la giusta emozionalità, visto la massa di sentimenti che ogni giorno già ci travolge. Abbiamo però il dovere di ricordare!
Oggi il nostro Comune aderisce all’iniziativa lanciata dal Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro. Le bandiere sulla nostra Sede Comunale sono posizionate a mezz’asta ed osserveremo alle ore 12.00 un minuto di silenzio davanti l’entrata. Invito tutti i cittadini ad unirsi a noi per rendere ancora più forte questo momento di riflessione e ricordo.
Questo minuto di silenzio è un doveroso omaggio alle persone decedute ma vuole anche essere un momento di speranza, perché dopo il silenzio c’è sempre la vita che ricomincia, anche se modificata. Questa pausa vuole riportare ognuno di noi a ricordare i morti ma anche a riscoprire il senso di una comunità che si stringe nel dolore e condivide la ferma determinazione a ripartire.
Insieme ce la faremo”

Una motivazione forse dettata dal cercare di non suscitare allarmismo? Non dovrebbero i cittadini essere giustamente informati?

Non si tratta di dare i numeri di “incidenti stradali o tumori di cui non interessa niente a nessuno” come ha commentato un altro utente in difesa della decisione del Sindaco, ma di informare per trasparenza la cittadinanza sulla presenza e sui numeri di persone contagiate, che possono essere potenzialmente pericolose con un semplice colpo di tosse o respiro.

Sarebbe opportuno essere sempre a conoscenza della situazione e della gravità di ogni singolo centro, comune o città, senza mai sottovalutare il nemico invisibile, come ha fatto qualcuno che lo definì irrisorio rispetto all’influenza, andando a brindare ai Navigli, salvo poi dover comunicare il proprio avvenuto contagio.