Bonus 600 euro, per avere quello di aprile bisogna ottenere il sussidio per marzo

In risposta ad alcuni dubbi emersi in questi giorni, va fatto un importante chiarimento in merito al Bonus 600 euro: il Decreto Rilancio ha previsto di corrispondere il sussidio per il mese di aprile soltanto a chi l’aveva già chiesto e ottenuto in riferimento alla mensilità di marzo. Coloro che, pur avendone i requisiti, non inoltrano la domanda per i 600 euro spettanti in marzo, non potranno poi accedere all’indennità di aprile.

La proroga del bonus 600 euro anche per aprile è contenuta nell’articolo 84, commi 1,4,5,7 del dl Rilancio. Ogni comma confine la proroga specifica per categoria di aventi diritto. Dunque il bonus di aprile non spetta a chi ha semplicemente i requisiti per il bonus marzo, ma ai soggetti già beneficiari del bonus. Una formulazione che volutamente sembra riferirsi esclusivamente a chi ha ricevuto l’indennità e non alla platea che ne avrebbe potenzialmente diritto. In questo modo, l’INPS non deve effettuare istruttorie e può liquidare i medesimi bonus già versati stavolta in tempo brevissimo.

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La proroga riguarda gli articoli 27, 28, 29 e 30 del decreto Cura Italia, quindi Partite IVA, collaboratori para subordinati iscritti alla gestione separata, autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS, stagionali del turismo e operai agricoli a tempo determinato.

In questo modo sono esclusi coloro che, pur avendo diritto al bonus 600 euro di marzo, non lo hanno già richiesto. E del resto l’INPS sta già versando in automatico il bonus a coloro che aveva già ricevuto quello dello scorso mese. Inoltre, per non perdere il diritto al bonus 600 euro di marzo, bisogna presentare domanda entro il 3 giugno. Chi non presenta domanda entro questa data, dunque, perderà sia il bonus di marzo sia quello di aprile.

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