INPS, tolto il Pin: quando e come cambia l’accesso ai servizi

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta money.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

La circolare INPS n.87 del 17 luglio 2020, annuncia l’addio al rilascio del PIN Inps come sistema di accesso ai servizi del portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Il PIN sarà sostituito dal Sistema Pubblico di Indentità Digitale (SPID) dal 1° ottobre 2020. Tuttavia, ci sarà una fase transitoria per il passaggio che porterà alla cessazione definitiva della validità del PIN e non è dato sapere quando terminerà.

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Per accedere al portale dell’INPS e poter utilizzare dei tanti servizi offerti, gli utenti usano il PIN, ovvero il codice personale ricevuto per una prima parte sulla propria mail o via sms, e successivamente via lettera per la seconda parte. Poichè, per le operazioni di natura economica non è sufficiente, si rende necessario essere in possesso del PIN dispositivo che, si può richiedere dopo la compilazione di un modulo di richiesta.

Scompare il PIN Inps, spazio allo SPID
Successivamente al PIN, l’INPS ha introdotto l’autenticazione per l’accesso ai servizi web della pubblica Amministrazione, la Carta Nazionale dei Servizi, la Carta di Identità Elettronica e il Sistema Pubblico di identità Digitale (SPID), la cui procedura di attuazione è iniziata dal 2013 con avvenuto rilascio a cittadini e imprese durante il 2016.

SPID: cos’è e come richiedere
Lo SPID è diventato strumento obbligatorio di accesso ai servizi INPS per i Patronati e i CAF. In una realtà come quella attuale, tesa alla trasformazione digitale attraverso l’uso dei dispositivi mobili, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha deciso di non rilasciare più dal 1° ottobre 2020 il PIN a favore dello SPID.

Il grande vantaggio dello SPID è che permette agli utenti di interagire non solo con l’INPS ma con tutto il sistema pubblico e con i soggetti privati aderenti. Lo SPID può essere usato per accedere ai servizi in rete delle pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea.

Da sottolineare che il PIN dispositivo potrà essere mantenuto e utilizzato da coloro che non possono ottenere le credenziali SPID, per esempio i minorenni o i soggetti extracomunitari. Nel caso il PIN arrivasse alla sua scadenza naturale nel corso della fase transitoria di switch-off, si potrà rinnovare e sarà valido sino al termine della fase predetta.

Il passaggio dal PIN allo SPID interesserà anche l’Agenzia delle Entrate, quindi saranno dismesse le credenziali Fisconline, attuale strumento di accesso ai servizi online.

La decisione di effettuare lo switch-off è stata presa di concerto con i Ministeri competenti, e fa parte delle misure previste dal decreto Semplificazioni per la Pubblica Amministrazione.