L’ospedale comunica la morte del padre ma poi “il morto” chiama la figlia

Un errore surreale dai risvolti grotteschi dovuto, secondo l’ospedale, ad un banale scambio di cartelle. La tragicommedia degna di una soap opera si è consumata all’ospedale Cardarelli di Campobasso, dove lo scambio di cartelle cliniche ha trasformato la giornata di una famiglia in una vicenda assurda.

La triste chiamata dall’ospedale

La famiglia, protagonista, o meglio ancora, vittima del “disguido” con tanto di lacrime e agenzia funebre al seguito, è stata informata del decesso del proprio caro… che però stava benissimo. Tutto è iniziato con una telefonata che nessuno vorrebbe ricevere: “Signora, suo padre è morto. Arresto cardiaco”. Pochi minuti dopo, le figlie dell’uomo, colpite dal lutto più veloce della storia, si precipitano in ospedale, devastate. In parallelo, si attiva anche il piano B: chiamata al becchino, fiori, bara… il solito pacchetto.

L’altra telefonata

Mentre però, in corsia si cercava di dare una spiegazione all’accaduto, ecco il colpo di scena degno del miglior film comico: squilla un cellulare. Numero del padre. Quello morto. Attimi di panico. La figlia risponde tremante, aspettandosi forse una chiamata dall’aldilà, e invece sente: “Ma dove siete? Vi sto aspettando”. Sì, il caro estinto era vivo, nel letto d’ospedale, e pure un po’ seccato per l’attesa perché era stato dimesso e in salute.

Il finale è una corsa alle emozioni, tra medici in imbarazzo e scuse a raffica. Pare che tutto sia nato da quel piccolo dettaglio trascurabile: cartelle cliniche scambiate! In fondo, chi non ha mai confuso un paziente vivo con uno morto?

Nonostante la figuraccia colossale, la famiglia ha deciso di non fare causa. Forse perché riderci sopra è meglio che piangere. O forse perché, dopo aver organizzato un funerale per niente, avevano esaurito le energie.

Immagine generata con I.A.