Non pagano e picchiano il vigilante. Tornano 15 giorni dopo e li riconosce

rubano al supermercato e picchiano il vigilante

Frequentavano lo stesso supermercato con una puntualità quasi affettuosa. Dei veri clienti abituali, verrebbe da dire. Peccato che il loro “programma fedeltà” personale prevedesse una formula un pochino originale. Mangiavano tra gli scaffali, passavano una bibita alla cassa self-service, giusto per non dare troppo nell’occhio, poi filavano via col resto della spesa.

Il giochetto è finito male

Un’abitudine, la loro, che ha avuto vita breve. I due uomini di origine tunisina sono stati arrestati dagli agenti del V Distretto Prenestino proprio mentre tentavano di replicare il colpo di due settimane prima. Nello stesso supermercato, dentro un centro commerciale in zona Prenestina a Roma.

A tradirli è stata la buona memoria dell’operatore security, che li ha riconosciuti al volo. Ma aveva anche un motivo personale per farlo. La volta scorsa, i due l’avevano “salutato” con una spinta e un bel pugno in faccia, quando lui aveva tentato di fermarli all’uscita.

Tanto va la gatta al lardo…

Certe storie si ripetono, come le repliche in TV, il vigilante, ormai rodato, li ha pizzicati in diretta sulle telecamere mentre riproponevano la solita coreografia. Scelta del menù tra gli scaffali, passaggio fugace alla cassa self service, e via verso l’uscita con passo leggero e stomaco (quasi) pieno.

Fermati

Stavolta però il finale è stato diverso: la polizia è arrivata prima che potessero accomodarsi nel parcheggio per il classico picnic da centro commerciale. Gli agenti li hanno colti in fragrante mentre apparecchiavano la tavola improvvisata da ladri gourmet. Le immagini delle telecamere hanno confermato: facce riconoscibili, abiti più o meno uguali, e il solito copione. I due sono stati fermati per sospetto di reato, con tanto di convalida da parte del giudice e obbligo di firma. Nel frattempo, l’Ufficio Immigrazione sta valutando se offrirgli un biglietto di sola andata, magari per un supermercato in un altro Paese.

Rubare per fame

Chi ruba cose da mangiare certamente lo fa per fame e non perché sia un delinquente, altrimenti ruberebbe ben altro. Spesso i supermercati non denunciano nemmeno chi ruba dei prodotti e le cronache sono piene di racconti dove, addirittura le forze dell’ordine hanno pagato la spesa del ladro. Detto ciò, va fatto un distinguo tra chi usa violenza e chi ruba pane e salame. Quello che indigna del comportamento dei due tunisini, è che abbiano picchiato un uomo che stava solo facendo il suo dovere. E questo non può essere giustificato in nessun caso.

Foto generica tratta da lavocedivenezia.it