Venezia, Lavoro: progetto transnazionale per le donne over 50

I giovani e le donne over 50 a bassa qualifica o disoccupate da tempo sono le categorie più colpite dall’attuale crisi socio-economica. Guarda a loro, in particolare alle donne disoccupate con più di 50 anni, il progetto transnazionale IN-SITU che coinvolge sei regioni europee di altrettanti stati membri: Italia, Austria, Croazia, Germania, Polonia e Slovenia.  Per l’Italia è il Veneto la regione che ha aderito a questa iniziativa di innovazione sociale, finanziata con oltre 2 milioni di euro su scala europea (in gran parte fondi Fesr), di cui 155.120 di quota regionale. L’obiettivo, per il Veneto,  è  riuscire a creare una ventina di imprese sociali e una corsìa preferenziale per il reinserimento lavorativo delle donne.

In partnership con Enaip, la Regione del Veneto creerà a Verona un Social Innovation Hubs dove le persone svantaggiate potranno trovare formazione e professionalità a supporto delle proprie idee e attività imprenditoriali. In questo mese sono iniziati gli incontri di formazione per gli operatori; in  autunno partiranno i corsi semestrali per disoccupati per promuovere l’avvio di attività di impresa. Per ogni percorso sarà scelta una proposta di impresa sociale che verrà presentata durante l’evento conclusivo del progetto, in programma nel 2022 a Vienna, regione capofila del progetto.

“Il progetto IN-SITU, nato prima dell’emergenza Covid 19 ma quanto mai attuale in questa fase di difficile ripartenza  – dichiara l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – risponde all’esigenza di superare risposte di tipo assistenzialistico o emergenziali e di promuovere, invece, un approccio attivo al mercato del lavoro. Formazione, scambi intergenerazionali, collaborazione con gli enti del terzo settore, istituzioni locali, e servizi di accompagnamento e supporto allo sviluppo di idee imprenditoriali sono la chiave di volta per immaginare e creare modelli di business sociale. Molte donne hanno talenti, volontà, energie e creatività per superare condizioni di fragilità e di svantaggio: è doveroso, quindi, dare loro gli strumenti per allearsi, aggiornare le proprie competenze e recuperare spirito imprenditoriale”.

 

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