Bonus 1000 euro, al via il sussidio per le partite IVA, co.co.co e stagionali: ecco come ottenerlo

Finalmente, è possibile presentare domanda per ottenere il tanto atteso bonus 1000 euro di maggio contenuto nel dl Rilancio e diretto a Partite IVA, co.co.co, dipendenti del settore turismo e degli stabilimenti termali. Si tratta, di fatto, di quei beneficiari introdotti dal decreto Cura Italia (articoli 27 e 29 del decreto Rilancio) ai quali è stato riconosciuto il bonus 600 euro di marzo e in automatico quello di aprile.

Per il bonus 1000 euro di maggio è necessario presentare domanda all’INPS dal momento che i liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS devono dimostrare la riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 (marzo e aprile) rispetto allo stesso periodo del 2019. Vediamo nel dettaglio le istruzioni per fare domanda per il bonus 1.000 euro partite IVA di maggio attraverso la procedura telematica attiva nell’area riservata INPS.

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Innanzitutto, è necessario accedere con le credenziali al sito INPS (PIN, SPID, CNS o CIE). L’area a cui accedere è quella del servizio riservato al Bonus 600 euro. Una volta entrati, sulla colonna di sinistra della pagina bisogna cliccare, sotto il titolo “Servizi online”, su “Indennità COVID-19” e poi “Invio domanda”, apparirà un file riepilogativo su quali prestazioni possono essere richieste e da chi tra cui troviamo anche il bonus 1.000 euro per le partite IVA di maggio.

Ricordiamo che il bonus 1000 euro è riservato a liberi professionisti con partita IVA e partecipanti a studi associati o società semplice con partita IVA, lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Come precisato dall’INPS, a differenza dei titolari di Partita IVA che devono dimostrare la riduzione nel secondo bimestre 2020 di almeno il 33% del reddito rispetto al medesimo periodo del 2019, con autocertificazione, per i co.co.co e i lavoratori stagionali (che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione) la domanda per il bonus 1.000 euro di maggio non deve essere inviata.

Questa, infatti, sarà riconosciuta in automatico qualora abbiano già ricevuto il bonus 600 euro sia di marzo che di aprile.

Per procedere nella domanda per il bonus 1.000 euro partite IVA di maggio occorre seguire le istruzioni e cliccare su “avanti”. Nella seconda pagina pagina occorre inserire il proprio codice fiscale e i recapiti (email e numero di telefono), poi premere “avanti”. Occorre a questo punto scegliere l’indennità per la quale si vuole fare richiesta che in questo caso è il bonus 1.000 euro di maggio.

Nella stessa pagina, selezionata la casella del Bonus 1000 euro, si aprirà automaticamente un nuovo riquadro nel quale specificare la categoria di appartenenza; cliccare su “avanti”. In una successiva finestra riepilogativa vengono specificati i requisiti per ottenere il bonus 1.000 euro di maggio vale a dire, oltre alla riduzione del reddito anche una partita IVA attiva al 19 maggio 2020, essere iscritti alla Gestione separata INPS, non essere titolari di pensione diretta (eccezione per l’assegno ordinario di invalidità), non essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Cliccare su “avanti”.

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Arrivati a questo punto bisogna scegliere la modalità di pagamento con la quale si vuole veder accreditato il bonus 1.000 euro di maggio per partite IVA: accredito su conto corrente, bonifico domiciliato o accredito su un IBAN Area SEPA (extra Italia). Scegliendo una delle opzioni occorre inserire i dati relativi (IBAN per esempio). Cliccare su “avanti”. nella pagina successiva, bisogna invece contrassegnare i campi obbligatori che fungono da auatocertificazione (anche per la riduzione di almeno il 33% del reddito). Si prosegue con l’informativa sui dati personali e la pagina riepilogativa con i dati in cui confermare e inviare così la domanda per il bonus 1.000 euro partite IVA. Cliccando sul tasto abbandona la domanda compilata viene cancellata.

Come sottolineato da Money.it:

Si ricorda che per la riduzione di almeno il 33% del reddito basta fare l’autodichiarazione a INPS già compresa nella domanda per il bonus 1.000 euro partite IVA di maggio.

Come da decreto Rilancio, il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento. L’INPS in ogni caso comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle entrate comunica all’INPS l’esito della verifica dei requisiti sul reddito di cui sopra con modalità e termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti.