Causa contro CR7, avrebbe ingannato gli investitori sulle criptovalute

Una calss action di piccoli investitori americani si è costituita contro Cristiano Ronaldo, colpevole secondo gli investitori di aver aiutato Binance a raggirarli.

Promozione di titoli ad altissimo rischio

Nei giorni scorsi un gruppo di investitori si è riunito ed ha presentato un’azione legale contro il campione portoghese, chiedendo un risarcimento danni complessivo di oltre 1 miliardo di dollari. La “colpa” di Ronaldo sarebbe, secondo i promotori della class action, l’aver promosso da parte di Binance l’offerta di titoli soggetti a “volatilità selvaggia”.

Accuse di raggiro “mirato”

Insomma il fuoriclasse sarebbe finito nei guai a causa di una sua sponsorizzazione per Binance, il maggior gruppo al mondo nel commercio di criptovalute. Come riporta la CNN, Ronaldo è accusato di aver “promosso, assistito e/o partecipato attivamente all’offerta e vendita di titoli non registrati, in coordinamento con Binance”. Tra questi titoli ci sarebbero una serie di Nft* (non-fingibile tokens), in cui lo stesso CR7 appare in varie promozioni. Secondo i promotori della causa (avviata in Florida) Ronaldo ha fatto dichiarazioni ingannevoli, sostenendo Binance. Sia l’azienda che Lui, sostengono gli investitori, erano al corrente che i consumatori non avessero familiarità con le criptovalute.

Ora rischia anche una multa

Secondo la normativa americana, Ronaldo era tenuto a rendere noto il suo compenso per questa operazione di marketing finanziario, ma il campione non ha mai fatto sapere nulla circa il ricavato per il suo “impegno” con Binance.

Per una situazione analoga la Securitiies and Exchange Commision aveva multato con una cifra di oltre un milione di dollari la star Kim Kardashian.

Nft* In italiano è traducibile: gettone non copiabile, cioè unico, che non può essere sostituito da altro. 

Foto: eurosport.it