Eutanasia Superlega. Via Manchester e le altre inglesi, via anche l’Inter

La Superlega è sospesa. Le troppe implicazioni legali, la condanna quasi unanime ed Il troppo clamore, stanno affondando il progetto, prima ancora che parta. Tutti i 6 club inglesi si sono ritirati, ha iniziato l’azione del ripensamento il Machester City e le altre squadre lo hanno seguito a ruota. Anche L’inter, nella notte ha annunciato il ritiro dall’impresa, e da indiscrezioni, anche dalle parti del Milan parrebbe si stia ancora decidendo.
Per ora non ci sono comunicati né trapelano intenzioni sulla posizione della Juventus.
Il presidente della Superlega, Florentino Perez ha disertato l’appuntamento per una intervista in radio.

Sospensione

A 48 ore soltanto dalla sua fondazione, la neonata Super-creatura dell’élite calcistica, con un comunicato dichiara lo stop all’impresa. Non si tratta della fine definitiva del sogno dei blasonati club del mondo del calcio, ma di una sospensione. Hanno annunciato dalla Superlega.
Il comunicato infatti parla di una sospensione temporanea, ma è piuttosto evidente che sia l’inizio della fine e dell’archiviazione del progetto.

Il City aprifila dell’uscita

E’ il Manchester City la prima squadra che si ritira. Nella serata di ieri, poco prima delle 22,30 il club inglese annuncia il suo ritiro ufficiale con uno scarno comunicato: “Il Manchester City Football Club conferma di aver formalmente avviato le procedure per ritirarsi dal gruppo di sviluppo di una Superlega Europea”.

Ceferin entusiasta

Aleksander Ceferin, il presidente della Uefa, pochi minuti dopo il comunicato del Manchester City, apprendendo con entusiasmo la notizia ha risposto: “Sono felice di dare il bentornato al Manchester City nella famiglia del calcio europeo. Il City è un asset importante per il gioco del calcio e sono contento di poter lavorare con loro ad un futuro migliore per il nostro calcio”.

Boris Johnson

Con un commento su Twitter, anche il premier Boris Johnson, ha espresso la sua soddisfazione per la scelta del Manchester, sottolineando che è stata una giusta decisione. Il premier ha inoltre esortato le altre squadre inglesi a seguire l’esempio.

A mezzanotte la carrozza ritorna zucca

Dopo qualche minuto dalla mezzanotte, le squadre di calcio inglesi che avevano aderito alla Superlega erano ufficialmente fuori. La superlega era dimezzata. Dei club fondatori restano quelli delle squadre italiane e spagnole. La porta però ormai è aperta, e le convinzioni della prima ora adesso cominciano a vacillare anche tra i resistenti che tuttavia, resistono!

Il Milan guarda l’uscio

Il Milan appare essere l’ennesima società in odore di uscita. Il club, vicino alle posizioni dei club inglesi inizia a pensare alla sua uscita dal progetto. I rossoneri sembrano essere già ai blocchi di partenza con le valigie in mano pronti ad andarsene da questa Superlega che… perde pezzi! Indiscrezioni parlano di “decisione già presa”, tuttavia non arriva un comunicato ufficiale, e non arriverà. Almeno per ora, le cose restano invariate in casa rossonera.

L’Inter saluta e va via

La Superlega perde anche la prima squadra italiana. A notte inoltrata arriva un laconico comunicato della società che annuncia il ritiro. “Il progetto della Superlega non è più ritenuto d’interesse per il Club allo stato attuale”. Con queste parole l’Inter sancisce il suo ripensamento all’impresa, lasciando in 5 i partecipanti al progetto.

Per le prossime ore l’interesse del mondo del calcio, e non solo, sarà concentrato sulle evoluzioni, o involuzioni della Superlega. Andrea Agnelli, in una dichiarazione, annuncia che “il progetto va avanti”. Resta da capire adesso in che modo sarà articolato questo progetto.
Anche la società calcistica della Roma, ha ricevuto l’invito a far parte all’impresa ma, i Giallorossi hanno declinato l’offerta, rispondendo che non è di loro interesse.


Iscriviti a:

Gruppo Facebook di Notizie di Attualità, Cultura, Scuola e Formazione, Economia, Scienza, Società, Gastronomia, Politica, …
Tutto tratto dal WEB