Città metropolitana di Venezia. Odori forti in ufficio. La circolare che invita alla doccia

Invito alla doccia per i dipendenti

A Mestre l’igiene va istituzionalizzata

Nella sede della Città metropolitana di Venezia, a Mestre, hanno deciso che l’aria negli uffici non poteva più essere un’avventura olfattiva. Così, giù nel seminterrato, sorgerà uno spogliatoio modello spa aziendale, dove i dipendenti potranno finalmente rinfrescarsi le idee, e non solo. Questo, senza temere di vedersi decurtare lo stipendio per una doccia di troppo. Così ora farsi belli o almeno deodorati, rientra nell’orario di lavoro. 

Mesi di lamentele

La svolta profumata arriva dopo mesi di segnalazioni, mugugni e nasi arricciati, ignorati come le buone maniere in metropolitana. I richiami all’igiene personale, lanciati con discrezione (ma sempre più disperazione), sembravano infatti perdersi nel nulla. Così è arrivata la circolare dal titolo che non ammette repliche: “Utilizzo spogliatoi e tenuta personale“. Un mix tra regolamento aziendale e galateo base.

La mail ai dipendenti

Il direttore generale Nicola Torricella ha preso la decisione di inviare a tutti i dipendenti un messaggio che si potrebbe riassumere così: “Cari colleghi, vogliamoci bene, ma soprattutto laviamoci”. Il testo parla di “cura costante” di sé, “rispetto per gli altri” e della necessità di iniziare la giornata non solo con un caffè, ma anche con una buona passata di sapone. Il tutto, ovviamente, per evitare che l’open space si trasformi in una camera a gas sociale.

Uno speciale benefit

Per incoraggiare le buone abitudini, la direzione ha deciso di offrire uno spogliatoio a tutti. Pensato in particolare per chi rientra da cantieri o attività fisicamente intense, ma aperto anche a chi vuole semplicemente farsi una doccia dopo una riunione particolarmente sudata. Il vantaggio è che il tempo passato sotto l’acqua conta come orario lavorativo.

Una misura straordinaria, certo, ma a quanto pare inevitabile. Perché, quando i deodoranti non bastano più, serve l’intervento delle istituzioni.

Foto: Google Maps