I postini non consegnano? La replica di Poste Italiane

Durante queste settimane, molti cittadini hanno lamentato di non ricevere posta, non solo le bollette che dovrebbero essere sospese, ma anche atti giudiziari, contravvenzioni, posta ordinaria etc. etc. ; il fenomeno sarebbe di portata extra-regionale secondo alcune persone che abbiamo intervistato, ma la protesta è partita in particolare dalla provincia di Frosinone, dove una testata giornalistica locale ha sollevato la questione con un articolo.

Poste Italiane, ci ha inviato questa nota erroneamente, poiché diretta alla redazione dell’altra testata, ma che riportiamo per divulgazione:

“In riferimento all’articolo dal titolo “I postini non consegnano la posta.Troppa posta lasciata in
giacenza per colpa dei postini” pubblicato ieri 31 marzo sul vostro sito, dalle verifiche effettuate
non risultano particolari picchi di invii a firma in giacenza presso l’ufficio postale di Sora.
Tuttavia, sono state diverse le richieste di chiarimenti da parte dei cittadini in merito alle nuove
modalità di recapito che in questi giorni di emergenza sanitaria nazionale sono entrate in vigore,
per effetto del decreto “Cura Italia”, fino al prossimo 30 giugno. Tali nuove condizioni di recapito
sono finalizzate ad assicurare una maggiore tutela sia alla clientela sia al personale addetto alla
consegna ed effettivamente in alcuni casi, in particolare per gli invii a firma, possono aver
determinato alcune difficoltà dal punto di vista della loro attuazione.
In particolare, l’articolo 108 del Decreto stabilisce che il recapito di invii raccomandati, assicurati e
le notifiche a mezzo posta ex legge 890/82 (atti giudiziari e multe) sull’intero territorio nazionale è
effettuato, previo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro,
tramite immissione dell’invio nella cassetta domiciliare o in altro luogo presso il medesimo indirizzo
indicato contestualmente dal destinatario o dalla persona abilitata al ritiro. Il portalettere, pertanto,
in tale modalità, non esegue la consegna “a mano” dell’invio ed evita il contatto ravvicinato con il
destinatario. Lo stesso Decreto prevede che la firma sia apposta dallo stesso operatore postale sui
documenti di consegna sui quali è attestata anche la suddetta modalità di recapito. La firma del
portalettere è valida a tutti gli effetti come prova di ricezione del documento e possiede valore di
avvenuta notifica. Per le patenti di guida, al pari di carte d’identità, passaporti e contrassegni,
valgono le stesse nuove temporanee modalità di notifica tuttavia, in quanto oggetti che prevedono
un pagamento oppure un riconoscimento “forte” da parte dell’operatore, la consegna sarà
effettuata presso gli uffici postali.
Poste Italiane, scusandosi con i cittadini che sono incorsi in eventuali spiacevoli disallineamenti
procedurali, assicura, anche in questi momenti particolari, il massimo impegno nel mantenere alto
il livello di qualità del servizio.”