Il tema dei parcheggi a Roma, ed in particolare nel Municipio V, è sentito dai cittadini. Per raccogliere opinioni e proposte concrete, è stato diffuso un sondaggio online rivolto ai residenti e frequentatori della zona. Il questionario, semplice ed aperto, ha registrato 53 risposte su circa 500 persone raggiunte. Le varie proposte ottenute, in alcune delle domande aperte, sono state mantenute e verranno anche proposte in forma anonima all’amministrazione comunale e municipale, o a chi vorrà inserirle nel proprio programma per la Città ed il Municipio V.
È importante sottolineare che il sondaggio non ha valore statistico scientifico, essendo basato su un campione “auto-selezionato” e non rappresentativo a livello demoscopico. Tuttavia, le 53 risposte ricevute su oltre 500 contattate, provenienti da persone eterogenee per età, professione e zona di residenza, rappresentano certamente un indizio significativo della percezione comune sul problema dei parcheggi nel territorio. Le opinioni raccolte, spesso articolate e dettagliate, ci hanno offerto uno spaccato utile e attendibile della realtà urbana del Municipio V, suggerendo la necessità di un’azione concreta da parte delle istituzioni locali. Per quanto riguarda la partecipazione ed il profilo dei rispondenti la maggior parte degli utenti ha preferito partecipare in forma anonima, mentre altri hanno lasciato il proprio nome, inoltre quasi tutti i rispondenti risultano residenti nel Municipio Roma V, garantendo così un collegamento diretto con le problematiche del territorio.
Grafico 1: Modalità di risposta – Anonima o con nome
Grafico 2: Sei residente del Municipio Roma V?
Alla domanda se sia necessario aumentare i parcheggi, la risposta è quasi unanime: sì, è urgente aumentare i parcheggi in molte aree del Municipio V.
Grafico 3: È necessario aumentare i parcheggi in alcune zone specifiche?
In particolare, i cittadini hanno segnalato tra le varie cose, auto abbandonate che non vengono rimosse che vengono rimosse in tempi troppo lunghi, marciapiedi troppo larghi o inutilizzati che potrebbero stringendoli diventare parcheggi, o anche parcheggi esistenti ma chiusi, come quello vicino alla stazione metro C di Via Teano o il multipiano in via Tovaglieri attualmente utilizzato come deposito elettorale da Roma Capitale, soste selvagge, doppie file, auto sui marciapiedi e scarsa vigilanza.
Dalle risposte dei cittadini emergono numerose proposte concrete, che spaziano da interventi infrastrutturali a soluzioni innovative di riuso urbano, fino a forme di collaborazione tra pubblico e privato. Alcune idee sono ricorrenti, segno di un’esigenza diffusa; altre, invece, riflettono bisogni molto specifici legati al territorio.
Tra gli interventi infrastrutturali, la richiesta più frequente riguarda la realizzazione di parcheggi sotterranei, considerati una soluzione efficace per liberare la superficie stradale, aumentare il numero di stalli liberi e migliorare l’ordine urbano. In alternativa, si suggeriscono strutture multipiano o silos sopraelevati, possibilmente integrati con spazi verdi o servizi pubblici, per massimizzare l’uso del suolo. Anche l’ottimizzazione della sosta lungo le strade è un tema ricorrente: molti propongono l’introduzione di parcheggi a pettine o a spina, ritenuti più funzionali rispetto agli attuali schemi. Un altro filone riguarda la riqualificazione di aree come alcune vicine allo stabilimento della Birra Peroni a Tor Sapienza, il pratone di Via Maddaloni, vecchi capannoni industriali o aree nei pressi di stazioni e fermate della metropolitana o del treno regionale, che potrebbero essere riconvertite per rispondere alla domanda di sosta.
Un altro ambito di proposte si concentra sul recupero ed il riutilizzo di spazi esistenti. Diverse segnalazioni riguardano aree verdi incolte che, senza eliminarne la componente naturale, potrebbero essere trasformate in spazi per la sosta, integrando verde e funzionalità. Analogamente, viene suggerito di rimettere in uso vecchi garage inutilizzati, ex supermercati o magazzini oggi abbandonati, così come aree all’interno di complessi ATER o terreni di proprietà pubblica comunale o di altri enti pubblici o privati attualmente non utilizzati, destinandoli a nuovi parcheggi.
Infine, molte proposte si concentrano sulla possibilità di attivare forme di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. Alcuni cittadini propongono, ad esempio, convenzioni con garage privati in cambio di agevolazioni fiscali (come sgravi su IMU o TARI), mentre altri auspicano un maggiore coinvolgimento di soggetti privati nella gestione e nella manutenzione degli spazi di sosta. C’è anche chi suggerisce di rendere più efficienti le aree pubbliche già disponibili, dotandole di sistemi di videosorveglianza e definendo regole più chiare per il loro utilizzo.
Tra le parole chiave più frequenti ed i temi ricorrenti nelle proposte/risposte aperte del sondaggio abbiamo riscontrato le seguenti: sotterranei, multipiano, aree abbandonate, ottimizzazione, convenzioni, senso unico, riqualificazione.
Anche sul fronte dei programmi politici, i cittadini esprimono una posizione chiara e condivisa: la questione dei parcheggi deve essere considerata una priorità, da inserire in modo esplicito sia nei programmi comunali che in quelli municipali. La carenza di posti auto non è percepita solo come un problema pratico o logistico, ma come un tema strettamente legato alla qualità della vita ed alla sicurezza urbana.
Grafico 4: Il tema nei programmi politici – Ritieni importante includere il tema dei parcheggi nel programma del Comune di Roma?
Grafico 5: Il tema nei programmi politici … e nel programma del Municipio Roma V?
In conclusione, pur senza attribuire al sondaggio un pieno valore statistico, è evidente che ha fatto emergere una voce comune e coerente tra i cittadini: l’urgenza di affrontare in modo concreto il tema dei parcheggi. Le risposte raccolte rappresentano un patrimonio prezioso di idee e proposte operative, spesso dettagliate anche dal punto di vista territoriale, che potrebbero costituire la base per un piano strategico partecipato.
Le istituzioni sono ora chiamate ad ascoltare con attenzione questi segnali. I cittadini non chiedono promesse generiche, ma interventi mirati, realizzabili e sostenibili, che tengano conto della qualità dello spazio urbano. In molti casi, si tratta di soluzioni che non comportano costi o comunque costi non elevati per le amministrazioni, e che anzi spesso possono generare benefici ed introiti anche dal punto di vista economico e soprattutto migliorare la qualità della vita.