Monterotondo: No Antenne 5G

Le lamentele, la richiesta e le iniziative di numerosi cittadini portano alla temporanea sospensione del cantiere da parte del Comune

di Marocchi Maria Cristina 

Lo scorso 20 settembre il Comune di Monterotondo ha emesso un comunicato stampa dove il sindaco, Riccardo Varone, avvisa la cittadinanza di aver sospeso temporaneamente il cantiere di installazione dell’antenna 5G in Via Guerrazzi per constatare le misurazioni elettromagnetiche dell’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale. Bisogna far presente che si è arrivati a questo grazie a numerosissimi cittadini che, a lavori già iniziati, si sono accorti della situazione e tutti insieme hanno collaborato per far conoscere “i fatti” ai compaesani ignari. Hanno messo un gruppo su Facebook, un altro su WhatsApp, una raccolta firme che hanno poi portato al Comune insieme alla richiesta della sospensione dei lavori già in corso. L’installazione di questa 5G si stava effettuando in Via Guerrazzi, su un terreno privato in un punto da molti solo conosciuto come zona di campagna con pochissima concentrazione abitativa; chi ci vive comunque sono persone e si preoccupano dei possibili rischi sulla salute legati a questa 5G e alle altre antenne nei dintorni, sicuramente più nocive a chi gli è più vicino ma anche a tutta la popolazione limitrofe, non vogliono essere cavie e vogliono tutelare anche la salute dei figli. Già dalla fine d’agosto moltissimi i residenti del quartiere che si sono mobilitati a chiedere lo stop ai lavori e a contattare giornalisti per rendere più pubblica la situazione visto che, in una grande cittadina a pochi km da Roma con più o meno 50.000 abitanti, solo un centinaio erano a conoscenza del fatto. Grazie a loro si sono aggiunti al gruppo dei contrari alla 5G quasi mille persone su Facebook, più di cento su WhatsApp e, visto che ognuna di queste persone hanno famiglie, si può calcolare che in migliaia si stiano battendo per tutelare la salute pubblica del territorio. Il sindaco Varone il 9 settembre alla nostra domanda sulla situazione aveva così risposto: “Sono stato informato da un incontro con i cittadini, ma queste installazioni sono anche un’opera di urbanizzazione primaria considerate dalla legge Gasparri. Nonostante questi limiti cercherò di tutelare la salute locale collaborando con l’Arpa Lazio a studiare una mappatura dei livelli di inquinamento da onde  elettromagnetiche in tutta Monterotondo, viste le già esistenti antenne, per cercare di mettere in campo provvedimenti a tutela della salute pubblica”. Venerdì 13 nella zona di Piedicosta c’è stata una riunione serale dei cittadini insieme ai presidenti di quartiere Scalo e Piedicosta e di Lauro Salvucci, presidente dell’Acli di Monterotondo.

Presenti una settantina di persone compresi il consigliere comunale Simone Di Ventura e Antonio Terenzi, a fine incontro si era deciso di continuare con la raccolta delle firme e di effettuare come privati, tramite un’agenzia seria, una certificazione ISO del rilevamento di inquinamento elettromagnetico in zona e di contribuire tutti in piccole quote. Decisione andata a buon fine da parte dei presenti al raduno e anche dei membri del sito Facebook. Nella settimana successiva, dopo un incontro del Sindaco con alcuni del gruppo “No 5 G a Monterotondo”, finalmente si arriva al comunicato stampa già citato all’inizio. Il sindaco ha inoltre scritto che presto riceverà i rappresentanti di una delle più importanti società italiane di consulenza per le pubbliche amministrazioni in materia di onde elettromagnetiche, ed assicura che l’Amministrazione e lui in prima persona, stanno affrontando in maniera seria la situazione garantendo l’impegno alla tutela della cittadinanza e del diritto alla salute; in più avvisa che a breve organizzerà altri momenti di confronto per aggiornare ed informare tempestivamente la cittadinanza riguardo le misurazioni ed i risultati del tavolo di lavoro con l’Arpa. Si ringraziamo tutti per aver partecipato ad una piccola risoluzione momentanea della situazione, il sindaco sicuramente ma in maniera più forte i cittadini che con impegno hanno portato a conoscenza della condizione di allerta sulla salute pubblica “futura” a tutti i compaesani che non ne sapevano nulla e magari erano stati già attaccati da questi pericoli senza rendersi conto che erano soggetti portati ad ammalarsi per inquinamento elettromagnetico. Nel prossimo mese, dopo aver avuto novità vi aggiorneremo qui su “I FATTI”.

 

 

 



 

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