Municipio IV. Associazionismo : “L’impegno per il bene comune”

Municipio IV – Comitato di Quartiere Casal Monastero

“L’impegno per il bene comune”

In Foto Elvina Gjoni

Abbiamo raggiunto Elvina Gjoni, Presidente della Associazione Socio Culturale “Casal Monastero” o, come possiamo definirla più semplicemente, il “Comitato di Quartiere di Casal Monastero”, un gruppo di persone, come leggiamo nel loro sito e come ci ha spiegato Elvina, che abitano a Casal Monastero e che agiscono libere da vincoli politici ed economici, volontariamente e gratuitamente sottraendo del tempo alle loro famiglie nell’interesse della collettività, per il bene comune.

Principio fondamentale per l’Associazione è la partecipazione e la collaborazione dei cittadini, così che nel tempo sono cresciuti sia sotto il profilo numerico, che nella qualità, grazie ad un consistente apporto di idee e proposte.

Abbiamo fatto una lunga e piacevole chiacchierata con la Presidente Gjoni, che ci ha spiegato molto riguardo Casal Monastero, quartiere che si trova nel Municipio Roma IV.

Come sempre si riscontrano i soliti problemi comuni a quasi tutti i quartieri di Roma, anche se per quanto riguarda la sicurezza, tutto sommato la situazione è migliore di tanti altri quartieri. L’accento della Presidente però non è su questi temi, conosciuti e per cui anche loro combattono ogni giorno, ma sulle iniziative, e sugli eventi che l’Associazione svolge, che da sempre hanno come fine il bene comune, la socializzazione, la lotta al degrado, la cultura, per fare in modo che “il quartiere ami sé stesso”.

Da questo anche la loro pagina Facebook “amo il mio quartiere”.

L’Associazione raccoglie, idee, proposte e problematiche impegnandosi a fare da portavoce dei residenti. In maniera apolitica, ci si confronta continuamente con i vari enti ed istituzioni pubbliche, uffici e rappresentanti politici, portando le istanze del territorio.

Il Comitato cerca di valorizzare sempre il buono che c’è nel quartiere, non parlando solo di problemi, ma soprattutto delle cose belle che si hanno e che si fanno e che vorranno fare.

Una di queste è stata Esta Party 2022, un evento che ha riscosso un notevole successo. La manifestazione si è caratterizzata anche per un incontro con tre autori che vivono nel territorio, Paola Musa, Claudio Bordignon e Catia Proietti, e per un interessante confronto tra le Associazioni del quartiere e le Aziende ed Organizzazioni attente al bene comune. La manifestazione ha dato inoltre spazio ad eventi musicali che hanno permesso ai giovani talenti musicali del quartiere
di esprimersi e farsi ascoltare ed apprezzare.

Esta Party 2022 ha vantato anche la presenza di professori e studenti universitari della Sapienza di Roma, con la Facoltà di Architettura Rigenerazione Urbana e dell’Università Unicamillus, tutti al lavoro su vari progetti, ed in collaborazione col gruppo Progetto ECO360. La Presidente Gjoni, l’Associazione ed i cittadini del quartiere ovviamente si auspicano che almeno uno o più di questi progetti possa essere realizzato.

Insieme al Gruppo Retake Casal Monastero, l’Associazione Genitori per la scuola, al gruppo Scout, ed al gruppo Progetto ECO360, l’Associazione Culturale
Casal Monastero sta portando avanti con vari contenitori, un programma di sostenibilità ed innovazione. Per dire ciò con le parole della Presidente Gjoni: “Puntiamo molto sulla cultura e sui giovani talenti.”

Per quanto riguarda la mobilità ed i lavori pubblici, una battaglia ultra decennale è quella per il prolungamento della linea B della Metropolitana oltre che all’impegno per la conclusione dei lavori sulla via Tiburtina. Il quartiere è servito solo dalle linee autobus 404 e 344, e per ottenere il 404, vi è stata un grande e lunga lotta per velocizzarne il percorso, che ha visto la vittoria circa 2 anni fa. Purtroppo a piedi dal quartiere è difficile spostarsi, e se si vuole andare a Torraccia, non è possibile agevolmente, perché non esiste un ponte di collegamento, e ci si si deve necessariamente spostare con l’auto. Nel PUMS però, grazie alle richieste e impegno profusi, è stata inserita una ciclo-pedonale che renderebbe più facile questo percorso.

Una vittoria importante di alcuni anni fa, fu anche quella di riuscire a far aprire la scuola media, ottenendo l’istituto comprensivo.

Per la pulizia del quartiere, è attiva la raccolta differenziata porta a porta, purtroppo da quanto riferito, ci sono stati grossi problemi fino all’arrivo della nuova Amministrazione, quando le cose sono state riviste e migliorate. Sul verde vi è un po’ di carenza da parte del Comune. In effetti il quartiere ha tantissimo verde, ed il Comitato cerca di provvedere con i volontari, ad una parte della manutenzione, e nel tempo si sono dotati di vari attrezzi e persino di un trattorino.

Comunque da sempre, l’Associazione Culturale Casal Monastero collabora col servizio giardini del Dipartimento Tutela Ambiente, al fine di raggiungere obiettivi in maniera più armonica e veloce.

Il Comitato ha persino adottato due parchi: il Parco del Serpente ed il Parco del Sole. Quest’ultimo è un’area di circa 5000 Mq, molto utile per portare avanti i progetti con i ragazzi e con i genitori del quartiere. Vi sono nel parco vari attrezzi per lo sport all’aperto e viene manutenuto dai volontari del comitato.

La nota dolente è che purtroppo manca una fontanella di acqua e l’illuminazione, utile anche per evitare atti di vandalismo e migliorare la sicurezza. Quello che
davvero manca, è uno spazio chiuso di aggregazione, il Centro Civico, un’opera a scomputo derivata dal piano di zona, ancora da realizzare. “La diversità”, ci tiene a specificare la Presidente Gjoni, “è un valore aggiunto.

Dobbiamo superare quel confine enorme tra persone che viviamo e che ci divide. Ognuno di noi può dare il suo piccolo contributo, e così si possono creare nuovi incontri, idee ed eventi, avvicinando le persone attraverso il bene comune e l’interesse per il sociale, la cultura, la bellezza, combattendo il degrado in modo proattivo. Così siamo riusciti nel tempo a sensibilizzare tante persone ottenendo ottimi risultati e tanti soci che partecipano, collaborano e si dedicano attivamente in prima persona.

Proprio per questo ci chiamiamo Associazione Culturale “Casal Monastero”.