Telecom. A Roma 94 lavoratori licenziati. 175 a rischio in tutta Italia

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I sindacati sono indignati contro il silenzio del ministero del Lavoro e di Telecom. 175 dipendenti in tutta Italia a rischio licenziamento. Solo a Roma, ad essere fuori sono 94.

Lunedì i lavoratori resteranno a casa

Il big delle telecomunicazioni chiude in tutta Italia bar, mense, e servizi di ristorazione e catering, nelle sedi Telecom. Nella Capitale, sono 8 i punti che termineranno il servizio. Lo scorso settembre l’Azienda ha ricevuto la disdetta del contratto da Authentica Spa e i 175 dipendenti ora saranno licenziati. La procedura era stata aperta ad inizio dell’anno e lunedì 22 gennaio 94 lavoratori resteranno a casa.

Perché la disdetta del contratto

La Authentica non trova più convenienti le condizioni siglate prima della pandemia, che non sono mai state rivedute a aggiornate. Così l’Azienda si è ritrovata con sedi chiuse e dipendenti in smartworking, e l’appalto con Telecom non è più risultato conveniente.

La ditta, in una nota ai sindacati ha spiegato che, “non essendo possibile il ripristino delle primordiali condizioni, dal 22 gennaio sarà costretta a procedere ai licenziamenti”. Due giorni prima c’era stato il sollecito al passaggio in Telecom, dei dipendenti. Così da garantire continuità nel rapporto di lavoro ma, da Telecom, non è arrivato alcun segnale.

Sindacati furiosi per il silenzio del ministero e dell’azienda

Le sigle sindacali Fesica Confsal, Ugl, Clas, Usb e Cub, accusano Telecom di non aver, ad oggi, manifestato le sue intenzioni sull’eventuale affidamento del servizio ad altra azienda.

Accusano inoltre “il comportamento di una tra le più grandi aziende italiane, che consapevolmente, mette a rischio il posto di lavoro di 175 lavoratori. Con l’aggravante di non aprire una dialettica con le parti sociali”.

I Sindacati lamentano anche il mancato intervento del ministero del Lavoro, sebbene sia stato sollecitato in più occasioni ad aprire un tavolo sulla questione. La richiesta sindacale è appunto l’avvio di un confronto in sede ministeriale, alla presenza di Telecom. Se la richiesta non fosse soddisfatta i sindacati ricorreranno alla protesta di piazza.

Foto generica dell’insegna dell’azienda