XI Municipio Roma, raccolta beni di prima necessità per la popolazione ucraina

Come riportato sul sito di roma Capitale: il Municipio Roma XI si mobilita per la pace in Ucraina, attivando una raccolta straordinaria di beni di prima necessità in favore delle popolazioni colpite dal conflitto. COSA donare: Pasta, olio di oliva e di girasole, riso, caffè, tè, fette biscottate, nutella, merendine, tonno, barattoli di conserve, formaggi sottovuoto, medicinali (antidolorifici, antinfiammatori, oki task, aspirina, tachipirina, ibuprofene, bende, siringhe, siringhe per coagulazione del sangue, bende elastiche,  insulina lunga durata, vitamine), pannolini, tele antigelo. I beni raccolti saranno consegnati alla chiesa Ucraina di Santa Sofia in via Boccea. La lista sarà via via aggiornata in base alle richieste e comunicata anche sul canali ufficiale Facebook del Municipio.

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QUANDO donare: Lunedì, giovedì e sabato dalle ore 10 alle 13; martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15 alle 18. DOVE donare: È possibile consegnare i beni presso gli uffici del Municipio in via della Magliana n. 296 (ex Scuola Quartararo). L’accesso agli uffici municipali avviene nel rispetto di tutte le disposizioni anticovid. I locali di via della Magliana sono disponibili per la raccolta delle donazioni dei cittadini. Inoltre sono a disposizione anche di tutte le realtà associative del territorio per lo stoccaggio dei beni raccolti in autonomia. Il Municipio XI si sta anche attivando in collaborazione con la task force cittadina. Lo scopo è mettere in rete domande e offerte di accoglienza per donne e bambini da parte di singole persone o famiglie e associazioni.

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Abbiamo deciso di mettere in rete le numerose realtà associative dell’XI ha dichiarato il presidente dell’XI Municipio, Gianluca Lanzi e di facilitare e concretizzare la generosità dei tanti cittadini che spontaneamente hanno contattato gli uffici municipali. I beni che riusciremo a raccogliere partiranno presto con i convogli organizzati dalla Parrocchia di Santa Sofia e diretti verso le zone interessate dal conflitto. Un impegno in sostegno delle popolazioni e in favore della pace confermato anche dalla mozione approvata oggi all’unanimità in Consiglio per il dialogo e una cultura di pace che coinvolgano oltre alle istituzioni anche  associazioni e singoli cittadini“.