I peggiori incubi di solito iniziano con semplicità, quasi banalmente, in questo caso l’inizio è la richiesta di amicizia in un Social. Una studentessa minorenne del Nord Italia, affetta da disabilità, vene adescata in chat da un 25enne romano. Il ragazzo è abile e riesce a non far capire le sue vere intenzioni, è carino e gentile e carpisce pian piano la fiducia della minore.
La strategia
Un volto rotto il ghiaccio con la ragazza comincia a farla parlare delle sue cose, della sua vita. La chiave per conoscere tutto di lei è l’amicizia che i due hanno instaurato, una amicizia però, falsa e finalizzata a ben altro. Infatti nel corso delle chiacchierate on line, gli argomenti prendono una strada particolare: il giovane chiede foto intime e fa pressione sulla fragilità e sull’ingenuità della ragazza.
I genitori di lei colgono del malessere
Alla ragazza queste conversazioni troppo spinte provocano ansia e i genitori si accorgono che nella figlia c’è qualcosa che non va. Notano il suo disagio, il suo atteggiamento di chiusura. Cercano allora tra le sue conversazioni e trovano la causa. A quel punto la famiglia decide di rivolgersi immediatamente alla Polizia di Stato.
La procura di Venezia avvia le indagini
La Polizia Postale dietro direttiva della procura di Venezia, fa emergere il piano criminale. Gli agenti controllano ogni file, ogni messaggio, ispezionano i profili social e seguono i collegamenti dei contatti. L’epilogo della ricerca arriva a Roma, qui è identificato il 25enne che ha sedotto la giovane (o ha provato a farlo). Gli agenti provvedono a sequestrare i dispositivi elettronici presenti nella sua casa.
Gli accertamenti rivelano una brutta realtà
Nel corso degli accertamenti emerge che nei suoi smartphone ci sono prove del contatto con la ragazza, ma emergono altri gravi reati. Gli smartphone sono il “luogo” dove il giovane detiene materiale pedopornografico, e ne produce egli stesso. Scatta l’inevitabile denuncia. Ora la sua posizione è materia della magistratura, che di certo amplierà le indagini.
Foto generica tratta da: larena.it