Bonus colf e badanti da 1000 euro: al via le domande

Bonus colf e badanti

L’articolo 85 del Decreto Rilancio prevede un bonus da 1000 euro per colf e badanti che abbiano uno o più contratti regolari in corso alla data del 23 febbraio 2020.

Il bonus sarà erogato a tutti i lavoratori domestici che abbiano lavorato o meno nel periodo di pandemia.

A partire dal 25 maggio questa categoria di lavoratori potrà presentare la propria richiesta per il bonus presso il Caf, i patronati o direttamente dal sito dell’INPS.

Potranno beneficiare dell’indennità da 1000 euro soltanto i collaboratori domestici che presentano un monte ore in regola e non conviventi con la famiglia.

 

Come attivare il bonus

Per questo sussidio, ci sono a disposizione ben 460 milioni di euro, che saranno erogati fino ad esaurimento.

Il bonus sarà versato in un’unica soluzione, che equivale a due mensilità da 500 euro ognuna.

Il lavoratore che ne farà richiesta dovrà fornire il proprio codice fiscale e i suoi dati anagrafici e dovrà scegliere se ricevere il pagamento tramite bonifico bancario oppure bancoposta.

Quando l’INPS avrà tutti questi dati, effettuerà un averifica sui rapporti di lavoro reali ed eseguirà gli adeguati accertamenti sui requisiti necessari.

 

I beneficiari

Nella fascia compresa tra un minimo di 10 ore settimanali ed un massimo di 45, si contano, ad oggi, circa 625mila colf e badanti.

L’indennità non è compatibile con la pensione nè con altri contratti di lavoro non domestico a tempo indeterminato. Non è compatibile nemmeno con tutti gli altri sussidi presenti nel Decreto Cura Italia o nel Decreto Rilancio.

Il bonus è invece compatibile con il Reddito di Cittadinanza, se di importo inferiore all’indennità, e con l’assegno ordinario d’invalidità.

 

Tra licenziamenti e lavoro in nero

Questo sussidio è stato introdotto dal Governo allo scopo di colmare tutte le scarse tutele che ha questa categoria di lavoratori. Basti pensare che per i lavoratori domestici non esiste la possibilità di cassa integrazione.

Nei primi mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, è stato registrato un incremento del 30% dei licenziamenti in questo settore.

A fronte degli 860mila rapporti di lavoro in regola, si stimano altri 1,2 milioni non in regola che, ovviamente, non potranno beneficiare del bonus colf e badanti.

 

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