Colosseo, 2 giugno, lo striscione dei 79 anni del voto alle donne

Nella speciale giornata di ieri, Festa della Repubblica, Roma si è svegliata avvolta da un’emozione forte e da un messaggio che guarda dritto al cuore del nostro futuro. Mentre la città ospitava la tradizionale parata militare, uno striscione ha catturato l’attenzione di tutti sotto il Ponte degli Annibaldi. “Continua a fare la storia, l’8 e il 9 giugno vota”. Un messaggio semplice, diretto, ma carico di significato.

Il primo voto delle donne

A campeggiare sullo striscione, il volto sorridente in bianco e nero di una donna. Non un’immagine qualsiasi, ma l’icona di un momento fondamentale per l’Italia: il primo voto femminile, 79 anni fa. Quel gesto, allora rivoluzionario, aprì le porte alla nostra Repubblica e a una democrazia più inclusiva.

Così ieri, quell’immagine è tornata con forza, trasformandosi in un invito vibrante alla partecipazione. I volontari, con energia e passione, hanno percorso le strade adiacenti alla parata distribuendo volantini e diffondendo il messaggio tra cittadini e turisti, dando voce a un appello che risuona in tutta la città.

CGIL

L’iniziativa è stata lanciata dalla Cgil di Roma e del Lazio, che ha tappezzato la capitale con manifesti per ricordare quanto sia prezioso il diritto di partecipare ai referendum. Un atto che permette a ciascun cittadino di incidere direttamente sulle scelte del Paese.

“La Repubblica è nata grazie alla partecipazione di milioni di persone”, ricordano dalla Cgil “Oggi come allora, votare è un gesto potente: significa proteggere la libertà, rafforzare la democrazia e contribuire a scrivere una nuova pagina della nostra storia”, precisano.

L’invito alla partecipazione

L’appello è inequivocabile: l’8 e il 9 giugno, tutti sono chiamati a dire la loro su cinque importanti quesiti referendari. È un’opportunità concreta per riaffermare il proprio impegno civico e rinnovare, con orgoglio, quel patto collettivo che tiene viva la nostra Repubblica.

Foto: x.com/annapaolasanna