Quando si pensa ai cittadini stranieri in Italia non viene quasi mai in mente di considerare che ci sono tanti religiosi appunto stranieri sull’intero territorio nazionale. Eppure questi religiosi rappresentano un numero considerevole di presenze e talvolta accade che alcuni di essi vogliano ottenere la cittadinanza italiana. Vediamo come è possibile attivare questa richiesta, i passi da fare e i requisiti necessari.
Quanti anni di residenza sono necessari?
La richiesta di cittadinanza può essere inoltrata solo dopo un periodo continuativo di almeno 10 anni di residenza. Tale periodo tuttavia è ridotto in alcuni casi.
4 anni di residenza per i cittadini Ue. 5 anni di residenza per gli apolidi e i rifugiati politici, ma anche per gli stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani. Il periodo di residenza poi scende a 3 anni per gli stranieri che hanno padre o madre ascendenti in linea diretta di secondo grado che siano italiani per nascita. Stessa cosa vale per gli stranieri nati in Italia e che vi risiedono legalmente da almeno tre anni. Infine sono valide anche quelle condizioni nelle quali il religioso abbia 5 anni di servizio, anche all’estero, ma alle dipendenze dello Stato italiano.
Requisiti
I requisiti sono semplici: residenza continuativa, conoscenza della lingua, reddito, fedina penale pulita.
Residenza continuativa. Il requisito è tassativo e la residenza deve essere continuativa e ininterrotta.
Conoscenza della lingua italiana. Si deve possedere una conoscenza della lingua non inferiore al livello B1. Sono esentati dal test i soggetti che hanno sottoscritto un accordo di integrazione e i titolari di permesso di soggiorno Ue.
Reddito. La soglia minima richiesta del reddito è di 8.63,31 euro per i richiedenti che non abbiano persone a carico. Per chi non ha reddito sufficiente o è sostenuto interamente dal Vaticano, è possibile allegare una dichiarazione dell’ente religioso che certifichi il mantenimento del richiedente.
Fedina penale pulita. La cittadinanza è una concessione dello Stato che prevede che il richiedente non abbia commesso reati in Italia o all’estero.
Come fare la richiesta
La domanda per richiedere la Cittadinanza italiana per i religiosi va inoltrata tramite il sito del ministero dell’Interno all’indirizzo web: portale servizi/dlci.interno.it. Si dovranno allegare i seguenti documenti: Atto di nascita. Certificato penale. Passaporto e carta di Identità. Permesso di soggiorno. Certificato storico di residenza. Modello CU, Unico e modello 730 (eventuale dichiarazione di mantenimento dell’Ente religioso). Attestato conoscenza lingua italiana di livello minimo B1. E dovranno poi essere versati 250 euro + 16 euro di bollo (tramite pagamento online PagoPa).
I tempi
Non è un’operazione velocissima, il ministero infatti ha un tempo di due anni (al massimo tre) per decidere se concedere la Cittadinanza. Tempistiche che in ogni caso sono più rapide rispetto alle richieste di cittadinanza per residenza o per matrimonio.
Foto missioitalia.it