Emergenza economica, “La cantata dei Parassiti”

Riceviamo e pubblichiamo

Il dibattito tra favorevoli e contrari al prestito erogato dall’Europa attraverso il MES ha del surreale.

Comprensibilmente presi da una crisi economica montante tutti chiedono soldi. I cittadini, le categorie, gli imprenditori, i lavoratori e i politici promettono.

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La prima osservazione è che nessuno ha idea di cosa fare dei soldi ma tutti sanno che il pianto collettivo rende e alla fine ognuno otterrà qualcosa, quindi è bene piangere più forte e sbrigarsi per non arrivare ultimi ed ottenere meno.

La seconda osservazione è che tutti vogliono i soldi a fondo perduto fino all’aberrante e ridicola idea che se i soldi non ci sono si stampano.

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Questa della stampa del denaro, oscilla tra l’ignoranza più assoluta alla furbizia di chi volendo far saltare il nostro paese spera di lucrare vendendolo a potenze straniere, non credo sia difficile immaginare quali siano (a questo proposito un leader politico frequentatore di Mosca urla che non venderemo l’Italia a Berlino o Pechino!) .

Gli ignoranti da una parte ed i traditori della patria si ritrovano spesso insieme.

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Lo diciamo una volta per tutte e per tutti coloro che si ostinano a non studiare economia: la stampa della moneta non funziona perché deprezza il suo valore spostando il costo dell’operazione da alcune categorie di soggetti economici ad altre (i particolare i percettori di redditi fissi) ed il recupero del valore richiede azioni violente (solo in particolarissime circostanze la stampa della moneta può aiutare).

La terza osservazione è l’idea che i soldi devono essere gratis, qualcuno li deve dare, non devono essere restituiti e non devono nemmeno costare.

È il trionfo del parassita

Ci si indigna perché il prestito debba essere restituito!

In maniera più subdola si fa notare che gli strumenti di cui si godrebbe sono in parte da noi stessi costituiti per cui noi versiamo soldi ad un fondo chiedendo poi gli stessi soldi in prestito.

Si fa così balenare l’idea di una partita di giro.

Non è così la costituzione di un fondo è un elemento di stabilità che viene utilizzato nel tempo in maniera non proporzionale, infatti ora versiamo 14 ed otteniamo 36.

La verità è che la nostra classe dirigente vuole continuare a gestire il denaro senza renderne conto fidandosi del fatto che basta diffondere una verità di comodo per salvarsi.

L’Europa costringe la nostra classe dirigente a comportamenti virtuosi e questo rimane indigesto ai nostri parassiti.

Milanesi Luigi, Roma

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