Individuato e denunciato lo “svuotacantine” che abbandona i rifiuti ingombranti

svuotacantine abusivo

Aveva una vera e propria attività di svuotacantine (rigorosamente abusiva) e, probabilmente a prezzi modici, offriva i suoi servigi ai cittadini nella zona nord della Capitale, prevalentemente tra i quartieri Labaro e Prima Porta. Un lavoratore indefesso che col suo furgone verde si faceva carico di portar via rifiuti ingombranti e speciali per poi conferirli… dove capitava!
L’uomo non si faceva scrupoli e abbandonava divani o frigoriferi presso i cassonetti o anche a ridosso del ciglio della strada, tanto (avrà pensato) qualche fesso provvederà a rimuoverli.

Spavaldo o solo sciocco?

Il suo modo di operare, indifferente e incurante di chi potesse osservarlo, lo ha alla fine reso vittima di diverse segnalazioni di cittadini. In taluni casi le denunce erano anche corredate da foto che immortalavano il lavoratore durante la sua attività. La polizia di Roma Capitale ha così dapprima rintracciato il mezzo, parcheggiato senza assicurazione in strada, e lo ha sequestrato. Poi gli uomini del XV Gruppo Cassia hanno convocato il conducente e dopo gli accertamenti lo hanno denunciato per reati ambientali, legati alla sua attività di gestione e trasporto illecito di rifiuti.

“Operazioni” documentate

Lo svuotacantine abusivo era stato “pizzicato”, tra gli altri, da un cittadino alla fine dello scorso luglio. Le riprese mostravano l’uomo che con grande tranquillità gettava dal furgone al cassonetto dei rifiuti di chiara provenienza edile. L’episodio era avvenuto in via Rubra nella zona del Labaro.
Verso la metà di settembre invece, alcuni avevano notato il furgoncino verde (solo per il colore) con sopra legato un frigorifero. La mattina dopo, il frigo era stato abbandonato vicino ai cassonetti con altri rifiuti speciali.

Può sembrare retorica ma…

La cattiva abitudine di alcuni, di gettare rifiuti nel modo sbagliato o di abbandonarli in strada, oltre ad essere un atto incivile, invalida la corsa al rispetto ecologico dell’ambiente. Quando poi questo, è finalizzato all’ottenimento di un illecito profitto, sale l’indignazione. L’auspicio è allora che chi di dovere, possa applicare un metro di giudizio seguendo canoni di assoluta severità.

Foto tratta da romah24.com