INPS, biciclette, vacanze, Reddito di Emergenza, Reddito di Cittadinanza, Bonus per disoccupati e lavoratori: ecco da quando si potranno chiedere

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta ilsole24ore.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

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Dalla baby sitter alle biciclette, passando per le vacanze e per i lavori in casa. Il decreto Rilancio – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio – mette in campo un ventaglio di bonus a favore degli italiani. La possibilità di richiederli subito, però, non vale per tutti.

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Bonus 600 euro
Il bonus da 600 euro a professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo e operai agricoli viene confermato anche per il mese di aprile. Per chi lo aveva avuto a marzo – assicura il Governo – verrà pagato in modo automatico da oggi 20 maggio nel giro di 2-3 giorni.

Per chi, invece, non ha fatto la richiesta dell’indennità per marzo, il decreto Rilancio ha previsto la possibilità che la domanda possa essere presentata entro 15 giorni dalla sua entrata in vigore (entro il 3 giugno) attraverso il sito dell’Inps. Fatto questo, in attesa di istruzioni dell’Istituto di previdenza, l’accredito del mese di aprile dovrebbe essere automatico, senza dover presentare ulteriori richieste.

Bonus 1.000 euro
Per il mese di maggio il bonus sale a 1.000 euro ma se ne potrà beneficiare a determinate condizioni:
i collaboratori devono aver concluso il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del Dl rilancio (19 maggio);
i titolari di partita Iva, ancora attiva al 19 maggio, devono aver conseguito un fatturato nel mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Le richieste, come dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si potranno presentare a giugno.

Contributo a fondo perduto
Artigiani, commercianti e coltivatori diretti che a marzo hanno ricevuto il bonus da 600 lo avranno in automatico anche per il mese di aprile, mentre per maggio possono fare richiesta del contributo a fondo perduto introdotto dal decreto rilancio per i soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario titolari di partita Iva e con redditi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo di imposta antecedente al 19 maggio. Il contributo, in questo caso, è gestito dall’agenzia delle Entrate, e varia dal 10 al 20% del fatturato perso in relazione ai ricavi o compensi dell’anno di imposta precedente: 20% con ricavi fino a 400mila euro; 15% se oltre 400mila e fino a un milione; 10% oltre un milione e fino a cinque. In ogni caso non può comunque essere inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per gli altri. Il contributo – in base alle dichiarazioni del ministro Gualieri – potrà essere chiesto a giugno in base alle modalità che saranno definite da un provvedimento delle Entrate.

Colf, badanti e baby sitter
Con l’entrata in vigore del decreto Rilancio debutta l’indennità da 500 euro per aprile e maggio per colf , baby sitter e badanti che al 23 febbraio avevano uno o più contratti per almeno 10 ore settimanali complessive e non conviventi presso il datore di lavoro. Il canale per l’invio delle domande all’Inps dovrebbe essere attivato da subito. Per il momento però si resta in attesa di una circolare dell’Inps con le istruzioni per presentare la domanda. «L’Inps pagherà le indennità in un’unica soluzione – spiega Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, componente Fidaldo -. Il contributo sarà riconosciuto anche nel caso in cui il domestico abbia continuato a lavorare, abbia fruito di un periodo di ferie, di un permesso non retribuito o di una sospensione extraferiale. Le modalità operative per la presentazione delle richieste e per la fruizione del contributo saranno specificate con un altro provvedimento».

Bonus baby sitter
Da oggi 20 maggio, come ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dovrebbe essere possibile fare domanda per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter che possono essere utilizzati anche per pagare i centri estivi che riapriranno a partire dal 15 giugno.

Reddito di emergenza
Per il reddito di emergenza il decreto Rilancio stabilisce che le domande per il sussidio tra i 400 e gli 800 euro vadano presentate entro giugno.
La domanda andrà inoltrata all’Inps – anche attraverso Caf e patronati – utilizzando il modulo che verrà pubblicato dall’Inps. Anche in questo caso si attende una circolare con le istruzioni da parte dell’Istituto di previdenza.

Bonus biciclette, ebike e monopattini elettrici
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L’incentivo per la mobilità “sostenibile” arriva a un massimo di 500 euro e copre fino al 60% dell’acquisto di biciclette, ebike, monopattini elettrici. Per avere lo sconto bisognerà aspettare l’appicazione web del ministero dell’ambiente (operativa entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto Rilancio, quindi entro la metà di luglio). Va conservata la fattura e alternativamente al rimborso si potrà chiedere un buono spesa digitale .

Il bonus vale per gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio ed è riservato ai residenti delle città metropolitana e dei comuni con più di 50mila abitanti

Bonus vacanze
Con un Isee fino a 40mila euro, le famiglie potranno richiedere il bonus vacanze (da 150 a 500 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare): funzionerà come sconto dell’80% quando si paga la vacanza, mentre il 20% si traduce in uno sconto fiscale. Il bonus può essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020: le spese vanno sostenute in un’unica soluzione, serve la fattura elettronica o un altro documento commerciale, dove sia indicato il codice fiscale del beneficiario.

Tempi più lunghi anche per fare richiesta delle agevolazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. La nuova detrazione fiscale del 110% prevista dal decreto rilancio si applicherà alle spese documentate sostenute dall’1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da suddividere tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.