L come Libri – Quando l’inimmaginabile stravolge l’ordinario…

In ogni lettura si intraprende un viaggio, e ci si affaccia in mondi inesplorati, dove si aprono finestre su “isole fantastiche” e questo libro ne è l’esempio…

” Ai tempi del corona IN DUE ORE O POCO PIÙ! “

di Mara Fux, è un “esilarante” romanzo, dove la stessa sdrammatizza, con toni ironici, briosi, con molta disinvoltura e naturalezza,  senza sminuire ne la drammaticità, ne tanto meno il dolore, (sempre presenti ma in sordina), per dare un tocco di “leggerezza”, che cattura, incuriosisce l’attenzione del lettore coinvolgendolo fino alla fine e fino in fondo; grazie anche ad una scrittura semplice, scorrevole e fluida, già notata nel suo precedente libro “Tutta colpa di Maria!!!” …

La scrittrice catapulta il lettore nel momento storico, in cui il Covid – 19 ha preso il sopravvento sulle vite di tutti e come abbia stravolto la quotidianità …

Focalizza l’attenzione proprio sulla quotidianità e su come il virus ci ha segnato profondamente, mettendoci a dura prova, cambiando per sempre non solo la nostra vita, ma anche le nostre abitudini …

Il periodo considerato è quello del lockdown, lo spaccato di vita in cui pone maggiormente l’attenzione è un lasso temporale ben preciso ” IN DUE ORE O POCO PIÙ! ” prendendo spunto da piccoli dettagli osservati durante tale periodo …

I protagonisti ritratti con le loro storie, di mera fantasia o meno, paradossalmente tendono a rispecchiare una  vera realtà in cui immedesimarsi; i quali si trovano in un momento di “stallo”, in attesa di un cambiamento, di una rinascita, di una rivincita e nonostante il silenzio, il dolore continuano a sognare, a credere e sperare…

Ricco di emozioni e di sentimenti, a volte soffocati, a volte esplicati con estrema vivacità, che spesso vengono amplificati, dal risuono del proprio crepuscolo famigliare, e dal silenzio tombale delle città deserte, dove la natura si stava riappropriando dei propri spazi …

Tra le diverse sfumature, emerge anche la vena artistica dell’autrice, con un velo a dir poco poetico, ” in uno sguardo si erano dati appuntamento per la vita successiva in quel luogo misterioso che si chiama cuore”; nel corso della lettura si denota come la grafica della scrittura in alcuni punti sia diversa e si usi il carattere maiuscolo per dare risalto ai decreti, alle restrizioni governative, proprio per sottolineare non solo la loro importanza, ma come riescono a condizionare le abitudini, e ai capoversi per le regole da eseguire al fine di evitare di prendere il virus e di diffonderlo…

Passione ed intrighi sono in ogni angolo, o meglio in ogni riga …

Entrando nel vivo del romanzo, incontriamo diversi protagonisti con i loro trascorsi e le cui storie  si intrecciano. Ciò che risalta sono le diverse personalità; troviamo personaggi stravaganti, ma sognatori, “inguaribili romantici” che credono ancora nell’amore. Tra gli artisti, le personalità spaziano, c’è chi sfoga la sua passione nella sua arte, chi ha il blocco creativo o “pandemico”; e chi osserva, ascolta e scrive, la classica o innata deformazione professionale da cui non si riesce a staccare …

Non potevano mancare, chi con una spiccata ironia trae una carica emotiva tale da far fronte alle avversità; chi si è creato castelli di sabbia, dove la costrizione a lungo andare genera la voglia di evadere e spiccare il volo. Chi trova sempre “il pelo nell’uovo”, l’incontentabile e ciò non giova; chi fa coppia perfetta con l’amico fedele nella propria cucina, per colmare il suo malcontento ed infine chi è in prima linea e contrae il virus.

Al contempo, c’è chi si tiene a debita distanza per tutelare se stesso e la propria famiglia; chi è ansiosa e si preoccupa per i propri cari, e chi cerca di tutelare i più piccini inventando delle strategie per far pesare il meno possibile la nuova condizione.

Insomma ci sono personalità variegate, ci si ritrova tra malinconia, nostalgia, tristezza e risate. Mara è stata brillante ed originale nel trattare un argomento così DELICATO in maniera sobria , nonostante abbia avuto la genialità di introdurre lati divertenti, per una lettura soft adatta a chiunque e per darne a suo modo testimonianza.

Ma la  curiosità del lettore sull’identità di Livia verrà svelata più esplicitamente nel suo prossimo romanzo? Perché chi ha letto entrambi i libri nota una sorta di “miniautobriografia” della scrittrice, ciò corrisponde alla  realtà o è pura fantasia del lettore, vedere in Livia un qualcosa di Mara?

Chissà se il mistero sarà rivelato …

Buona lettura

Luana Esposito

NOTA DELL’AUTRICE:

La restrizione proclamata nel marzo 2020 ci ha improvvisamente costretti a salire sul palcoscenico della Storia di questo millennio assegnandoci spesso ruoli cui eravamo impreparati. Denominatore comune per tutti è però stata l’anomala quotidianità da gestire, fatta di file ai supermercati, mascherine, bollettini da ascoltare, attenzioni cui attenerci.

Con il mio romanzo, ho voluto scattare una fotografia di questa anomala quotidianità. Intenzionalmente ho scansato dalle mie pagine il dolore e la tragedia che ha colpito troppe persone per sbirciare invece nelle case di coppie, famiglie o single e immaginare vicende sottolineate dal frenetico ritmo d’uscita di autodichiarazioni e decreti. Il vero e la fantasia si sono amalgamati nel verosimile della mia narrazione permettendo alla memoria di quel che fu per ciascuno, di esorcizzarne il ricordo.


Pubblicato su “I Fatti Area metropolitana”, ed. aprile 2022 – Sfoglia il giornale, Clicca qui