Oggi primo Consiglio dei ministri. Salvini consumerà le sue rimostranze sulle competenze dei porti?

Via ufficiale al governo Meloni. Dopo la Cerimonia della Campanella che ha sancito il passaggio della presidenza da Mario Draghi a Giorgia Meloni, il nuovo esecutivo di governo terrà il suo primo Consiglio dei Ministri. Ci sarà la formalizzazione delle cariche dei vicepremier (Matteo Salvini e Antonio Tajani) e la nomina del sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano.

La questione dei porti

In molti si chiedono se ci sarà tempo e occasione per mettere sul tappeto le competenze sui porti. Il Ministero del Mare è infatti affidato all’ex governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, in quota Fratelli d’Italia. Mentre Matteo Salvini ha la delega alle Infrastrutture ed ha subito messo le mani avanti, dicendo che Musumeci non dovrà “intaccare” la sua giurisdizione. Come a voler precisare che la questione del controllo dei porti deve essere sua. Salvini infatti intende proseguire la sua azione in materia di immigrazione.
Dal canto suo, Musumeci risponde a distanza e con diplomazia dicendo che ci sarà tempo per parlare anche dei porti. Ma è evidente che l’uomo che siede sul gradino più alto del ministero del Mare, non si accontenterà di gestire una “scatola vuota”.

I temi urgenti

In agenda dovrebbe esserci poi la proroga delle misure i favore di famiglie e imprese. Altra materia da trattare è quella della fornitura delle armi all’Ucraina. Il neo-ministro della Difesa Guido Crosetto ha già anticipato la posizione dell’Italia che sarà in linea con quella dell’Alleanza atlantica. Tema caldo, per nulla scontato, è poi quello del Pnrr avviato da Mario Draghi, al quale il nuovo governo certamente si atterrà per non disattendere le aspettative della Ue e non mostrare scollature dal programma avviato dall’ormai ex premier.