Piglio, Toponomastica fantasma, troppi spazi senza intitolazione

Se è vero che il navigatore fornisce un aiuto non da poco, è anche vero che a volte affidarsi ciecamente a un navigatore quando si viaggia non è sempre una scelta giusta. Spesso, infatti, si finisce in stradine impraticabili, dove è difficile destreggiarsi con l’auto. Un fatto che purtroppo sta accadendo troppo spesso a turisti che per la prima volta vengono a Piglio e per raggiungere il suo centro, vengono dirottati , prolungando il percorso in strette e difficoltose stradine.  Una colpa che non va data interamente al navigatore, infatti un piccolo problema di questo tipo è facilmente risolvibile con un’idonea indicazione stradale, ed è chiaro che se vi sono spazi e luoghi privi di un’intitolazione è chiaro che diventa difficoltoso anche per il navigatore dare un corretto percorso.  Da questo episodio, si giunge ad un problema più corposo, ossia la mancanza di una toponomastica in paese, problema sollevato più volte, che passa sotto l’indifferenza totale degli amministratori locali, compresi i consiglieri di minoranza, che dovrebbero incalzare alla risoluzioni di problemi , ma al contrario sembra siano spariti del tutto dalla vita amministrativa del paese. Comunque a Piglio, per chi vi giunge la prima volta, è facile perdersi, a causa proprio di una toponomastica del tutto assente e mai rivista. Vi sono strade, piazze, scalinate lasciate nel profondo anonimato, c’è una piazza che da più di due anni dalla sua inaugurazione attende un nome, ed oggi banalmente viene chiamata “piazza nuova”. La toponomastica in un paese, svolge un ruolo fondamentale, perché parla di storia, di personaggi, di figure che hanno dato lustro alla società, ed ha un importante ruolo di educazione civica per le nuove generazioni. L’auspicio è di dar vita ad una commissione ad hoc qualificata, che nel breve tempo fornisca una mappa accurata d’intitolazioni. Sarebbe bello a riguardo per mostrare la crescita culturale e sociale di Piglio, avere luoghi intitolati a uomini dello Stato che hanno combattuto e perso la vita contro la mafia, ma anche strade intitolate a donne in quest’ultimo caso contribuirebbe a diffondere la cultura di genere, dare visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società, una sorta di sensibilizzazione sui pari diritti tra uomo e donna. Purtroppo tutto ciò a Piglio sembra  nel 2021 essere ancora una “miraggio”.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *