Regione Lazio, quasi 15 milioni per l’assistenza ai disabili gravi e il “Dopo di Noi”

Un investimento strutturale per la disabilità

Regione Lazio, un investimento senza precedenti per le fragilità sociali. Ammontano a quasi 15 milioni di euro – precisamente 14.995.000 – le risorse stanziate dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’Assessore all’Inclusione Sociale e ai Servizi alla Persona Massimiliano Maselli, per garantire assistenza alle persone con disabilità grave e sostenere il progetto “Dopo di Noi”.

Marika Rotondi Consigliere Regionale del Lazio (Fd’I)

Si tratta di un intervento strutturale che punta a rispondere concretamente ai bisogni delle persone più fragili del Lazio, con particolare attenzione a chi, alla scomparsa dei familiari, non ha un contesto assistenziale in grado di sostenerlo.

«Ancora una volta come Amministrazione Regionale attuiamo l’azione politica basandola sull’attenzione alle persone – dichiara Marika Rotondi, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia – e conducendola applicando principi fondamentali della nostra civiltà, come appunto la protezione dei più fragili. Questo stanziamento è un supporto determinante, concreto ma anche morale, alle famiglie, ai caregiver ed ai Comuni», ha spiegato la consigliera.

Roma Capitale e le province: ripartizione dei fondi

Secondo i dati riportati, il provvedimento andrà a beneficio di 1.941 persone con disabilità grave già seguite dai servizi comunali. Di queste, 1.492 risiedono nel territorio di Roma Capitale, dove l’emergenza è acuita dalla presenza di una lista d’attesa di 985 persone per l’ingresso in strutture socio-assistenziali. A Roma andrà dunque la quota principale del fondo, pari a 11,9 milioni di euro, che rappresenta circa il 77% del totale regionale.

La restante parte – poco più di 3 milioni di euro – sarà distribuita tra i distretti socio-sanitari delle altre province del Lazio, dove si contano 422 persone già in carico ai Comuni e 22 in lista d’attesa. La ripartizione delle risorse è stata effettuata in base al peso percentuale delle domande non ancora soddisfatte, con l’obiettivo di favorire una maggiore equità e tempestività nell’erogazione dei servizi.

Rotondi: “Proteggere i fragili è il segno più alto di civiltà”

«Questa misura, che rafforza il presidio pubblico nell’ambito dell’assistenza, rappresenta un atto politico di responsabilità e sensibilità. Il nostro compito – conclude Rotondi – è dare risposte reali a chi troppo spesso resta ai margini. Proteggere le persone fragili è la forma più alta di civiltà».

Oltre l’emergenza: verso un nuovo modello di inclusione

Un intervento che vuole dunque segnare un cambio di passo nel modo in cui le istituzioni si pongono nei confronti della disabilità: non più soltanto emergenza, ma programmazione, dignità e inclusione sociale.