Roma, MUN. V : ” Il progetto Workshop Trace approda al quartiere di Tor Pignattara “

Sotto gli occhi sorpresi e curiosi della popolazione locale, gli studenti e le studentesse del corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università Roma Tre, tra cui alcune presenze dell’Erasmus, si sono dati appuntamento nella Piazza del Cannone di Tor Pignattara, un piccolo spazio ricompreso tra Via Casilina, Via Baracca e Via Carlo della Rocca.

Il gruppo appartiene al Workshop Trace parte di RE-MOVE-ROME, una ricerca/azione del Dipartimento di Architettura di Roma Tre, ha messo sotto i riflettori la superficie pubblica sigillate in modo tale da ricomprendere suoli consumati, con particolare riferimento alle realtà a copertura d’asfalto, per disporre un progetto di rigenerazione, che soddisfi le sollecitazioni dei residenti presenti, in termini di spazi urbani di qualità, e che possa, al tempo stesso, far fronte alle recenti variazioni climatiche.

Presenti l’Assessore al V Municipio, Sergio Scalia, e la Presidente del Comitato di Quartiere Luciana Angelini, è stato prospettato, ad ambedue e sulla carta, la configurazione di una situazione di area diversa nel suo insieme, rispetto a quella attuale, con la chiusura, tra l’altro, di Via Carlo della Rocca e lo spostamento dei parcheggi esistenti sul lato limitrofo di Via Casilina, attraverso una simulazione sul terreno con pittura lavabile, tale da prevedere maggiori
spazi pedonali, ulteriori superfici vegetali, più aree gioco per i più piccoli e panchine per il riposo degli anziani.  In sintesi, un punto d’incontro della cittadinanza locale ed, allo stesso tempo, un progetto per il trattenimento della pioggia e l’attuazione della EVAPOTRASPIRAZIONE.

L’esperimento è stato anche una dimostrazione completa della potenzialità del suddetto spazio, attraverso il riutilizzo dei materiali edili già presenti in loco,
che porterebbero ad un nuovo assetto della mobilità pedonale ed automobilistica nello spazio in questione, una nuova molteplicità di usi del suolo, di cui trattasi e non ultimo, di un miglioramento del micro clima locale.

di Mauro Paggi