OCCHIO ALLA VISTA
Rubrica a cura di Ottica di Centocelle
La vista è uno dei sensi più importanti e va tutelata fin dai primissimi giorni di vita di ciascuno di noi. Ci sono dei campanelli d’allarme che non devono essere sottovalutati: difficoltà a vedere da lontano o da vicino, problemi di vista di notte o dopo una giornata di lavoro, mal di testa, dolori agli occhi. Generalmente, eventuali problemi di vista vengono diagnosticati da uno specialista, detto oculista che, attraverso visite accurate e specifiche, stabilisce l’origine dei problemi e rilascia una diagnosi per il trattamento più indicato. Ed è qui che entra in scena la figura dell’ottico. Solitamente, per la maggior parte dei problemi visivi, la soluzione è ricorrere alle lenti per correggere i difetti. Queste sono di due tipi: da occhiali e a contatto, ovvero applicabili direttamente sull’occhio. Una soluzione non esclude l’altra: ad esempio c’è chi di giorno indossa le lenti a contatto e di sera gli occhiali. La scelta è assolutamente personale, quello che non lo è il tipo di lente che, sulla base di quanto diagnosticato dall’oculista, consiglia l’ottico. Ogni lente ha un utilizzo specifico ed è strutturata fisicamente per correggere un determinato difetto che determina il disturbo. In questo articolo, vedremo quali sono i più comuni, per quali è necessario utilizzare le lenti e per quali, invece, occorre ricorrere ad altri trattamenti.
Problemi nel vedere da vicino
È un problema piuttosto comune, soprattutto con l’età che avanza. Gradualmente, ma a volte è un processo piuttosto improvviso, potreste notare difficoltà a mettere a fuoco oggetti che si trovano a poca distanza dal vostro campo visivo, o dopo averlo fatto sentite gli occhi affaticati. Se è così, il consiglio è rivolgervi ad un oculista che, a seguito di una visita, vi indicherà le lenti migliori da indossare quando leggete o siete davanti ad un device. In tal caso, le lenti sono correttive e, in base alla classificazione del problema, l’ottico indica quelle più adatte. Dovendole indossare solo in determinati frangenti della vostra giornata, l’opzione migliore è quella degli occhiali.
Difficoltà a vedere da lontano
Non riuscite a vedere il numero del bus in arrivo a 50 metri? Forse c’è un problema di vista! Potrebbe trattarsi di miopia, di astigmatismo o di ipermetropia. In alcuni casi, i difetti visivi possono essere multipli: infatti, il problema potrebbe derivare da astigmatismo miopico, ovvero combinato alla miopia, o ipermetropico, cioè associato all’ipermetropia. L’oculista provvederà a diagnosticare l’eventuale difetto visivo, indicando i parametri delle lenti da indossare, che potranno risolvere il problema e migliorare la qualità della vostra vita. In questo caso, le lenti progressive possono rappresentare una soluzione efficace sia per chi ama indossare gli occhiali, sia per chi sceglie la soluzione delle lenti a contatto. Queste, infatti, vi permettono con estrema naturalezza di vedere bene in ogni circostanza, dimenticandovi di indossare un supporto visivo.
Vista affaticata
Mal di testa, occhi stanchi, arrossamenti. Questi sono alcuni dei segnali più comuni che qualcosa non va nel vostro apparato visivo. A seguito di un controllo dall’oculista, potreste essere indirizzati verso il vostro ottico di fiducia per la scelta di quello che volgarmente viene detto ‘occhiale da riposo’. È indicato per chi trascorre molto tempo davanti ai device e al pc in particolare. Spesso le lenti di questi occhiali hanno anche il trattamento per la protezione dalla cosiddetta luce blu, di cui parleremo più avanti, e l’antiriflesso.
Fastidio davanti al PC
Spesso, chi trascorre molto tempo di fronte al PC, manifesta un senso di stanchezza e secchezza oculare. Quest’ultima si manifesta quando siamo concentrati davanti allo schermo, manteniamo gli occhi in uno stato di fissità e si verifica una riduzione del battito delle palpebre: questo porta ad una lacrimazione inferiore alla norma. In tale caso, a prescindere dal problema visivo, è bene consultare il proprio ottico di fiducia per la scelta di lenti antiriflesso e con trattamento per la protezione dalla luce blu, che è quella emessa dai dispositivi elettronici e che alla lunga potrebbe causare più di un problema alla vista. In alcuni casi, possono essere consigliati anche dei colliri, a base naturale, per idratare l’occhio.
Guida notturna
Può sembrare incredibile, perché fino a poco tempo fa non avevate di questi problemi. Ma improvvisamente guidare di notte potrebbe diventare stancante per i vostri occhi. I fari delle auto che arrivano in direzione opposta alla vostra, le luci dei lampioni che fendono il buio, possono creare un senso di affaticamento visivo. Per il vostro bene e quello della collettività, ricorrere ad una visita oculistica è essenziale: il professionista in questione, qualora lo ritenesse opportuno, vi consiglierà il tipo di lenti migliori da indossare, che l’ottico potrà fare realizzare apposta per voi. Esistono molte tipologie di lenti per la guida e soprattutto per chi per lavoro deve viaggiare di notte, è auspicabile l’utilizzo di lenti specifiche.
Irritazione degli occhi
Questo è un problema che può riguardare ciascuno di noi, anche senza avere un reale disturbo della vista. Può dipendere da una allergia ai pollini, dallo smog, dalla polvere. In alcuni casi l’irritazione può diventare congiuntivite, ovvero l’infiammazione della congiuntiva dell’occhio che può provocare arrossamenti e lacrimazione, oltre a prurito. Una visita oculistica, in questi casi è d’obbligo e il ricorso a gocce oculari topiche è la soluzione migliore per risolvere la situazione. Se si è soggetti a questo genere di problematica, indossare gli occhiali da sole o da vista (anche neutri) può aiutare a proteggere gli occhi da eventuali agenti esterni, tipo polvere o altri materiali trasportati dal vento.