Truffa al decreto sostegni, intascati 440 milioni non dovuti

La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi-frode ai “sostegni” del governo alle aziende in difficoltà a causa della pandemia. 440 milioni di euro complessivi finiti nelle tasche di imprenditori che non ne avevano diritto, gli indagati sono 78 e il Gip ha emesso 35 misure cautelari.

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L’operazione della Finanza, per ora ha fatto finire in carcere 8 persone e altre 4 ai domiciliari. 20 imprenditori sono interdetti all’esercizio di impresa e per 3 commercialisti è scattata l’interdizione alla professione.

L’indagine, partita da Rimini, si è estesa ad altre regioni. Gli indagati fanno parte di un’associazione con base a Rimini e ramificata in tutto lo Stivale. Sono stati creati falsi crediti d’imposta per 440 milioni allo scopo di accedere agli aiuti alle imprese in difficoltà.

La Gdf di Rimini con gli altri reparti territoriali, lo Scico e il Nucleo speciale frodi tecnologiche hanno eseguito un’ottantina di perquisizioni e posto sotto sequestro falsi crediti d’imposta, beni e società. Il reto contestato è indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato. Tra le persone indagate figurano anche tre soggetti con precedenti per associazione mafiosa.