E’ stato approvato questa mattina dalla giunta il protocollo tra Regione Lazio, Anci-Lazio, Forum Terzo Settore Lazio, Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio, Agci Lazio, Cnca, Cgil, Fp Cgil Roma Lazio, Spi Cgil Roma Lazio, Usr Cisl Lazio, Cisl Fp Lazio, Fnp Cisl Lazio, Uil Roma Lazio, Uil Fpl Lazio, Uilp Lazio sui servizi educativi, sociali e socio-sanitari. Il provvedimento è stato adottato in attuazione dell’articolo 48 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (“Cura Italia”) recante «Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19» e dell’articolo 9 del decreto-legge 9 marzo 2020, n.14 che prevede «Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza Covid-19». A darne notizia è l’assessore della Regione Lazio alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli. “Siamo di fronte a un intervento a tutela delle persone fragili e dell’occupazione nel sociale. Con questo accordo la Regione Lazio, grazie al supporto fondamentale di tutte le parti coinvolte – spiega l’assessore Troncarelli – intende garantire le prestazioni domiciliari, a distanza o in ogni altra modalità consentita dalle norme in vigore, durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici, nonché delle attività socio-sanitarie e socio-assistenziali nei centri diurni per anziani e disabili. Una riorganizzazione delle attività in forme diverse, frutto della co-progettazione tra Comuni ed Enti gestori, che sia in grado di assicurare la continuità dei servizi con la massima tutela della sicurezza e della salute di operatori e utenti”. “Si fornisce in questo modo –continua Troncarelli – un quadro certo ai Comuni, al terzo settore, alle cooperative e ai sindacati. Spetterà agli enti e ai soggetti gestori dei servizi in essere al momento della dichiarazione dell’emergenza coronavirus collaborare per ridefinire gli interventi. L’obiettivo è assicurare un sostegno concreto alle famiglie e agli utenti in un momento di sospensione dei servizi e delle attività assistenziali, educative, di socializzazione e cura. Il protocollo rientra nel quadro delle azioni promosse dalla Regione Lazio per dare risposte urgenti ai bisogni delle famiglie degli anziani, dei disabili e delle persone in difficoltà, salvaguardando al tempo stesso la continuità retributiva dei lavoratori impiegati”.