Calderone: Il governo pensa a “Quota 41”, no Navigator, Reddito minimo: con calma

La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha fatto il punto su alcuni temi caldi che riguardano le attività dell’Esecutivo. I tempi non sono ancora maturi per un’ipotesi di proroga per la “Quota 102” in Legge di Bilancio. Tuttavia dal governo i segnali indicherebbero la possibilità di approdare a “Quota 41”, che insieme alla proroga di Opzione Donna e altri escamotages dovrebbe garantire il superamento della Legge Fornero.

Le teorie su Quota 41

La Calderone ha tenuto a precisare: “Non dico che sarà prorogata ‘Quota 102′, ma credo che 41 anni di contribuzione possa essere un valore di riferimento. E’ comunque presto per dire in che modo con quali condizionalità.
Col primo gennaio 2023 si dovrà evitare, spiega ancora la ministra, quello “scalone previdenziale” che trainerebbe la Fornero. “Senza interventi correttivi comprimerebbe ancora di più la dinamicità del mercato del lavoro”. Calderone conferma poi l’annuncio del premier Meloni di voler lavorare per alcuni interventi e per valutare come introdurre altre forme di flessibilità.

I navigator

La ministra sui Navigator è lapidaria, ritiene impossibile un eventuale rinnovo del contratto scaduto il 31 ottobre scorso. La Calderone puntualizza: “Questa possibilità non è stata prorogata dal precedente governo e quando ci siamo insediati abbiamo trovato questa notizia. Ma la situazione ora è che la norma non esiste e non può essere prorogata”.

Il Salario minimo

Altro punto importante che riguarda il mondo del lavoro è naturalmente quello del salario minimo. La ministra su questo tema dice che “ci sono due anni di tempo per recepire la direttiva europea”. Una chiara allusione al fatto che non dovrebbe essere un tema che il governo affronterà a breve. Si evince quindi che il governo si prenderà tutto il tempo disponibile… Ma la Calderone rassicura dicendo che: “sarà fatto…”.

Foto: tuttolavoro24.it