Cittadella, Un investimento di 30 milioni della Regione Veneto per l’ospedale

L’Ospedale di Cittadella sta per cambiare profondamente volto, grazie a un investimento di 30 milioni di euro della Regione Veneto, con il quale verrà realizzata una nuova piastra per le degenze e le attività ambulatoriali. Si è infatti concluso il concorso di progettazione appositamente indetto, i cui vincitori stanno ora curando la progettazione definitiva, che si conta di concludere entro l’estate, in modo da poter procedere entro l’anno con l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera. “La qualità riconosciuta alla sanità veneta a livello nazionale ed estero – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia – è composta da grandi professionalità, ma anche dalla modernità ed efficienza delle infrastrutture. Dopo Padova e Treviso, per citare solo due esempi significativi, anche Cittadella cresce e si avvia ad essere eccellenza anche dal punto di vista strutturale. La sanità è l’unico settore nel quale non ci si può adagiare sugli allori perché, in sanità, chi sta fermo, in realtà arretra. Per questo a Cittadella, come in tutta la rete degli ospedali veneti, insistiamo nella politica degli investimenti piccoli, medi e grandi, infrastrutturali e tecnologici, anche oggi che tante energie vanno rivolte alla lotta al Covid”. “Siamo di fronte a dei lavori che, una volta terminati e abbinati ad altri già realizzati, consentono di parlare di un vero e proprio nuovo ospedale piuttosto che di un ospedale rinnovato – dice con soddisfazione l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin – con strutture moderne, progettate per avere la massima efficacia operativa e accrescere ancora di più la qualità dell’assistenza ai pazienti. Come in tutte le grandi realizzazioni infrastrutturali – aggiunge l’Assessore – serviranno tempi di realizzazione adeguati, ma contiamo di potercela fare in circa 6 anni. Ciò che conta, e che è fortemente significativo in questo momento nel quale tutte le forze sono rivolte alla lotta alla pandemia, è un dato di fatto: nonostante tutto, la sanità veneta continua a guardare al suo futuro, a progettare e a investire. Questo nuovo ospedale a Cittadella, i progressi per il nuovo Policlinico Universitario di Padova Est, la Cittadella della Salute di Treviso che si avvia a conclusione, ne sono prove tangibili e costituiscono anche un forte messaggio di fiducia per il futuro”. Per quanto riguarda il progetto di Cittadella, dopo un’attenta analisi è emerso che la realizzazione di una nuova struttura in sostituzione di alcuni vecchi padiglioni, che verranno successivamente demoliti, era la soluzione più vantaggiosa e l’unica in grado di portare l’Ospedale di Cittadella nel terzo millennio. La piastra si svilupperà su quattro piani fuori terra, oltre ad un piano a servizi al livello semi-interrato e un vano tecnologico in copertura, per una superficie complessiva di oltre 22.300 mq. “La nuova piastra degenze – rileva il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna – andrà a completare il totale rinnovamento dell’Ospedale di Cittadella, e rappresenterà il connubio tra un ospedale a misura d’uomo, attento all’accoglienza dell’utente, all’accessibilità e alla leggibilità dei percorsi, alla percezione dello spazio costruito con particolare sensibilità ai materiali, ai colori, all’illuminazione naturale e artificiale tanto del costruito che del contesto urbano e degli ambiti a verde; e un ospedale sicuro; in grado di fronteggiare eventi eccezionali quale l’attuale pandemia da Covid-19, senza perdere la sua naturale vocazione di luogo di cura ed umanizzazione”. Tutte le degenze saranno in camere singole o doppie, prevedendo, per queste ultime, la possibilità di destinare un bagno ad ogni paziente; la caratteristica forma della stanza e l’andamento sinuoso dell’intero edificio consentono di creare per ogni paziente un proprio ambito, con vista diretta sull’esterno e nel rispetto della massima privacy. Particolare cura viene posta nello studio dei percorsi, sia per accompagnare in modo intuitivo e immediato l’ospite in un qualunque punto dell’ospedale, sia per garantirne, al di là della normale separazione dei flussi (interni, visitatori, emergenza etc,), una ridondanza che garantirà il normale e pieno funzionamento anche in situazioni eccezionali, quali l’evento pandemico attualmente in corso. L’Ospedale di Cittadella è stato oggetto, negli ultimi anni, di più interventi coordinati per ridefinirne l’assetto, ridisegnando, anche in termini urbanistici, il quadrante fuori dalle mura storiche tra porta Padova e porta Treviso.

 

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