Decreto Aprile, le novità per famiglie, lavoratori e imprese

Continuano le discussioni all’interno della maggioranza per riuscire a definire, per poi pubblicare, il Decreto Aprile (che potrebbe essere rinominato “Decreto Maggio”, considerato il calendario). Tante le novità che dovrebbero arrivare per famiglie, lavoratori e imprese: per esempio, licenziamenti bloccati per altri 3 mesi con la possibilità senza oneri per il datore di lavoro di reintegrare chiedendo la cassa integrazione per quei dipendenti licenziati tra il 23 febbraio e il 17 marzO, fino. 1000 euro di indennità a maggio per lavoratori autonomi, partite IVA, collaboratori, giovani professionisti, che abbiano subito una “comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019”. Ma ecco più in dettaglio le novità.

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Maggiori saranno i fondi previsti per le famiglie. Il bonus baby sitter si alzerà da 600 a 1200 euro, mentre per i lavoratori della sanità come medici e infermieri si sale a 2000 euro e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione a centri estivi per figli fino a 12 anni e “i servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia”. Il congedo parentale retribuito, fino al 50% della retribuzione, diventa di 30 giorni per chi ha figli fino a 12 anni usufruibili fino al 30 settembre 2020. In alternativa e con figli fino a 16 anni, si può chiedere il congedo senza indennità per tutto il periodo di chiusura delle scuole e asili nido, salvo che non vi sia altro genitore a casa o perché non lavora o perché l’attività è chiusa o sospesa e benefica di altri sostegni al reddito. Saranno previsti altri 12 giorni di congedo anche per chi usufruisce della legge 104, da utilizzare tra maggio e giugno. Novanta milioni di euro saranno stanziati per i servizi sociali con riferimento ai bisogni di bambini e adolescente, i senzatetto, e al necessario rafforzamento dei servizi domiciliari.

Venti miliardi saranno previsti per il rinnovo e rafforzamento dei sussidi sociali già inclusi nel decreto Cura Italia. La Cassa integrazione in deroga sale a 18 settimane e viene estesa fino al 31 ottobre, con proroga di altri due mesi delle indennità Naspi e Dis-coll che scadono tra l’1 febbraio e il 30 aprile 2020. Confermato il Bonus 600 euro per chi lo ha ricevuto per la mensilità di marzo, 1000 euro di indennità per i lavoratori stagionali del settore turistico, mentre anche per i lavoratori dello spettacolo con reddito inferiore a 35mila euro arriverà l’indennità di 600 euro sia per aprile che per maggio.

Pronta un’ordinanza Mise per riaprire i negozi di bici e altri mezzi di mobilità alternativa, così da far calare i flussi sui messi pubblici. Non sarebbero ricompresi i negozi di articoli sportivi nella riapertura, ma solo per la vendita di monopattini, biciclette, bici con pedalata assistita o segway. Pronto un incentivo tra 200 e 300 ero per acquisto di tali mezzi.

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Pronto un Bonus da 400 a 600 euro per aprile e maggio in caso di “comprovata riduzione di almeno il 25% dell’orario complessivo di lavoro” per badanti e colf, mentre verrà istituito il reddito di emergenza per coloro he non ricevo altri sussidi e hanno un reddito familiare inferiore a 6000 euro: l’assegno mensile partirà da 400 euro fino a un tetto massimo di 800 euro e sarà erogato per tre mesi.

Si alza la soglia dell’ISEE minimo per ottenere il reddito di cittadinanza, ora pari a 10mila euro, così come il valore del patrimonio immobiliare (da 10mla a 50mila euro) e de patrimonio mobiliare (da 6mila a 8mila euro). Nel Dl Aprile si prevederà che per i beneficiari di ammortizzatori sociali come reddito di cittadinanza, disoccupazione e Naspi potrebbe essere richiesto l’impiego nei campi agricoli per un massimo di 30 giorni rinnovabili per altri 30 per non perdere i benefici.