Il Tevere restituisce sabbia
Per l’esattezza ne restituisce 70.000 metri cubi, questo è il “tesoro” sollevato dal fondale dalla draga Gino Cucco, al lavoro dalla fine di marzo, dove il Tevere abbraccia il Tirreno. Un punto critico, soffocato da anni di trascuratezza, insabbiamenti e ostacoli per la navigazione. Ma questa volta, qualcosa è cambiato davvero.
Grazie a un intervento sostenuto dalla Regione Lazio, il fiume è tornato navigabile, sicuro, profondo. E quella stessa sabbia, invece di finire sprecata o abbandonata in mare aperto, è diventata una risorsa preziosa per le spiagge di Ostia.
Ora la costa è più ampia
Chi è passato di recente vicino alla Rotonda di Ostia lo ha visto con i propri occhi: la costa è rinata. La battigia è più ampia, solida, viva. Dove le onde avevano strappato metri di spiaggia, ora c’è terra riconquistata al mare. Gli stabilimenti storici del litorale, come il Kursaal e il V Lounge, simboli balneari di generazioni romane, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo stagioni segnate da tempeste e preoccupanti mareggiate
Una rinascita attesa da troppo tempo
L’assessore regionale Fabrizio Ghera ha commentato: “è un intervento che aspettavamo da anni”. Ghera, nel corso di un sopralluogo a Fiumara Grande col sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha precisato: “…Un esempio concreto di economia circolare. Risolviamo un problema al Tevere e restituiamo valore alle nostre coste”.
220 mila metri cubi
Se è vero che “è la somma che fa il totale”, volendo citare la celebre battuta di Totò, allora i conti sono presto fatti. Ai 70mila metri cubi dragati dalla foce del fiume, si sommano 90mila dal porto di Ostia e 60mila dal Canale dei Pescatori. In totale: 220mila metri cubi di sabbia impiegati per ricostruire il litorale romano.
Un passo impressionante rispetto al 2022, quando si era riusciti a movimentare appena 40mila metri cubi. Per ritrovare un’operazione di pari portata, bisogna risalire al 2010.
La barriera davanti alla Rotonda
Oltre al ripascimento dell’arenile si è provveduto a proteggere il tratto più vulnerabile della costa, è stata infatti installata una barriera di 350 metri proprio davanti alla Rotonda. E intanto proseguono i lavori per il ripristino della soffolta tra Piazzale Magellano e il Canale dei Pescatori. Nel complesso una serie di operazioni volte al contrasto dell’erosione costiera. Un fenomeno che negli anni ha fagocitato tratti di litorale, minando impietosamente l’economia locale nei tratti interessati
Foto: qfiumicino.com