Nella capitale, ormai ridotta ad un cantiere a cielo aperto, proseguono gli interventi del programma “black points“, che prevede la messa in sicurezza degli incroci più pericolosi. Da lunedì 9 giugno, inizio dei lavori tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio. Sono attraversamenti critici nei Municipi III e IV, dove più volte sono stati registrati incidenti anche di un certo rilievo.
Due fasi
I lavori saranno suddivisi in due tronconi di interventi. Nella prima fase è prevista la realizzazione di una rotatoria tra via Nomentana e via Diego Fabbri. Si interverrà inoltre per modificare quelle già esistenti tra via Fabbri e via Checchi e tra via Fabbri e via Buazzelli.
Il secondo gruppo di interventi, programmato fino a metà settembre, interesserà il nuovo assetto tra via Casale di San Basilio/via Nomentana e via Casale San Basilio/via Martinelli.
Via Nomentana, nel tratto tra Casale San Basilio e via Diego Fabbri, diventerà a senso unico in direzione di piazza Sempione.
Cosa sono i Black Points
Allo scopo di prevenire e ridurre la quantità e la gravità degli incidenti stradali, Roma Capitale ha individuato i Black Points. Le intersezioni stradali cioè, che sono a massimo rischio di incidenti sulla viabilità. Questi particolari punti sono stati rilevati grazie al lavoro congiunto dell’Assessorato alla Mobilità, Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e Roma Servizi per la Mobilità.
Come detto, questi Black Points rappresentano intersezioni stradali o aree urbane che purtroppo sono caratterizzate da un elevato rischio per la sicurezza stradale. Questi luoghi, più soggetti a incidenti, sono identificati da determinati elementi. La complessità del traffico, la scarsa presenza di segnaletica, ostacoli visivi, Intenso flusso veicolare. La programmazione da parte Roma Capitale degli interventi di messa in sicurezza dei Black Points si pone i seguenti obiettivi:
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Miglioramento dell’accessibilità per tutti, inclusi pedoni e ciclisti.
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Incremento della qualità della vita urbana e riqualificazione degli spazi pubblici.
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Riduzione degli incidenti stradali e miglioramento della salute pubblica.
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Riduzione dell’inquinamento e delle emissioni di gas serra.
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Garantire l’accessibilità alle persone con mobilità ridotta e agli anziani.
Specifiche soluzioni progettuali per la messa in sicurezza includono:
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Ottimizzazione della geometria stradale.
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Installazione di nuova segnaletica orizzontale e verticale.
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Controllo della velocità dei veicoli.
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Riprofilatura dei cigli e cordoli spartitraffico.
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Riprogettazione degli attraversamenti pedonali e dei percorsi per persone con mobilità ridotta.
Nella prima fase degli interventi, che riguarderanno 37 Black Point, ben 30 sono dedicati alla sicurezza pedonale.
Foto: Google Maps