INPS, Assegni familiari lavoratori autonomi: quando spettano

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

Gli assegni al nucleo familiare (ANF) sono quei contributi mensili che l’Inps riconosce ai lavoratori dipendenti per aiutarli nel sostegno della loro famiglia.

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Gli ANF non sono riconosciuti agli autonomi. Tuttavia, ci sono alcune -poche- categorie di lavoratori autonomi che possono godere di uno strumento simile, il cosidetto “assegno familiare” il cui importo è più basso dell’ANF.

CHI NE HA DIRITTO – Solo in alcuni casi, infatti, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riconosce ai lavoratori autonomi un contributo economico mensile per il sostegno dei familiari a carico; nel dettaglio, sono:

i coltivatori diretti (o anche coloni e mezzadri);
i piccoli coltivatori diretti;
i titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti compresi).
IMPORTI – Gli importi degli assegni familiari per i lavoratori autonomi, però, sono più bassi di quelli degli assegni al nucleo familiare (ANF) dei lavoratori dipendenti: infatti, ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri spettano appena 8,18 euro mensili per ogni familiare a carico, mentre per i pensionati iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi si sale a 10,21 euro. Ai piccoli coltivatori diretti, invece, sono riconosciuti 1,21 euro per ogni genitore a carico o equiparati.

SOGLIE DI REDDITO – Un piccolo aiuto economico che tra l’altro è riconosciuto solamente quando il nucleo familiare si trova al di sotto di una determinata soglia di reddito, variabile a seconda del numero dei componenti. Nel dettaglio, per una famiglia formata da due persone il reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli assegni familiari o quote di maggiorazione di pensione è di 19.222,07 euro. Si sale rispettivamente a 24.711,85 euro, 29.515,81 euro, 34.319,82 euro e 38.896,38 euro fino ad arrivare a 43.472,19 euro per i nuclei familiari composti da 7 o più persone.

REQUISITI – Per averne diritto è necessario, inoltre, che il familiare per cui si richiede sia considerato a carico: ciò significa che questo non deve avere un reddito superiore a 707,54 euro (nel caso del coniuge, del genitore e di ciascun figlio) o di 1.238,19 euro (per due genitori o equiparati). Infine, nel caso dei figli e dei nipoti bisogna rispettare anche un requisito anagrafico, poiché gli assegni familiari spettano solo nel caso in cui questi abbiano meno di 18 anni. Si possono richiedere anche per i figli di età inferiore a 21 anni (ma solo se apprendisti o studenti) o di 26 anni (se studenti universitari non fuori corso). Non è richiesto alcun requisito anagrafico, invece, per figli e nipoti a carico che risultano inabili al lavoro.