INPS, Bonus 800 euro: come averlo immediatamente da questo mese

In seguito all’entrata in vigore a partire dal 1° gennaio di quest’anno, come riporta trendonline.com, della nuova Legge di Bilancio 2021, ovvero la legge numero 178 del 30 dicembre 2020, il Governo italiano ha cercato di lavorare e pensare a una serie di misure e di sostegni economici in favore di tantissime categorie di lavoratori che risultano essere stati colpiti maggiormente dalla crisi economica e dalle restrizioni provocate dall’esplodere dei contagi di Coronavirus anche sul territorio italiano durante l’intero anno scorso.

A tal proposito, il Governo italiano, presieduto dall’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha elaborato un nuovo bonus INPS che prende il nome di bonus ISCRO, il quale è stato pensato appositamente per quelle categorie di lavoratori italiani autonomi che risultano essere in possesso di una partita iva e che rispettano determinati requisiti e specifiche condizioni.

Il nuovo bonus ISCRO per le partita iva si configura come una vera e propria cassa integrazione per tutti quei lavoratori italiani titolari di partita iva che non sono iscritti in alcun albo.

Così come avvenuto per tantissime altre misure economiche introdotte negli scorsi anni dal Governo italiano, anche in questo caso, il bonus ISCRO sarà caratterizzato da una fase di sperimentazione che durerà il triennio compreso tra gli anni del 2021, 2022 e 2023.

In questo modo, per tutti quei lavoratori con partita iva che risultano essere in possesso dei requisiti e delle condizioni richieste, potranno accedere ad un bonus INPS dal valore minimo pari a 250 euro fino ad un importo massimo di 800 euro, il quale andrà così ad affiancarsi a tutti gli altri aiuti economici e i sostegni che sono stati approvati all’interno della nuova riforma governativa in relazione ai nuovi ammortizzatori sociali.

Ecco dunque nel dettaglio quali sono tutte le caratteristiche e gli aspetti peculiari di questo nuovo bonus ISCRO che verrà erogato da parte dell’Istituto INPS, attraverso un accredito mensile massimo di 800 euro in favore di tutti i possessori di partita iva che rispondono a determinati requisiti.

Le novità INPS del 2021: cos’è il bonus ISCRO per le partita iva
Grazie all’introduzione della nuova Legge di Bilancio 2021, approvato da parte del Governo italiano precedente, capitanato dall’ex premier italiano, Giuseppe Conte, è stato pensato ed elaborato un nuovo sostegno economico, volto a sostenere quei cittadini italiani, professionisti ed autonomi che risultano essere in possesso di una regolare partita iva e che presentano alcuni requisiti necessari.

L’obiettivo infatti è quello di aiutare questa categoria di lavoratori attraverso l’erogazione di un nuovo bonus INPS che si configura come un nuovo ammortizzatore sociale attraverso una sorta di cassa integrazione per i titolari di partita iva.

Così, il bonus ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa, altro non è che un bonus dal valore compreso tra i 250 euro fino all’importo massimo di 800 euro, che viene erogato mensilmente in favore dei titolari di partita iva, in particolare quelli colpiti maggiormente dalla crisi provocata dall’arrivo del Coronavirus.

Come funziona il bonus ISCRO per le partita iva
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021, il nuovo bonus ISCRO potrà essere richiesto dai titolari di partita iva con determinati requisiti e sarà riconosciuto ed erogato da parte dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, dunque l’Istituto INPS, solamente in favore di quei cittadini italiani in possesso di regolare partita iva e che svolgono effettivamente un’attività lavorativa in maniera abituale che è inclusa nelle categorie di lavoro autonomo, secondo quanto specificato espressamente all’interno dell’articolo 53 del D.P.R. n. 917 del 22 dicembre 1986.

Inoltre, è stato anche disposto che il bonus ISCRO per le partite iva potrà essere erogato a quei cittadini che risultano essere necessariamente iscritti alla cosiddetta Gestione Separata, secondo quanto espresso all’interno dell’articolo 2, comma 26, Legge numero 335 dell’8 agosto 1995.

Dunque, ricapitolando, il bonus ISCRO, potrà essere erogato da parte dell’Istituto INPS esclusivamente in favore di quei professionisti e lavoratori italiani autonomi, che non solo risultano essere iscritti alla Gestione Separata, ma anche non hanno provveduto ad alcuna iscrizione in un albo lavorativo.

Le caratteristiche del bonus ISCRO per chi ha partita iva
La Legge di Bilancio 2021 ha anche stabilito che il bonus ISCRO avrà per il momento una validità temporanea, in quanto sarà caratterizzato, come avvenuto già per altre misure e sostegni economici, di un iter di sperimentazione la cui durata sarà compresa tra gli anni 2021, 2022 e 2023.

Questa indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa si configura, come detto in precedenza, come una sorta di cassa integrazione, che potrà aiutare a sostenere economicamente quei lavoratori italiani in possesso di partita iva che rispondono a determinati requisiti, attraverso un assegno mensile dal valore compreso tra i 250 euro e gli 800 euro, per l’intera durante di un semestre.

Come disposto all’interno della nuova Legge di Bilancio 2021, il bonus non concorre in alcun modo alla formazione del reddito personale di tutti quei lavoratori che ne hanno fatto richiesta e che lo percepiranno.

Tuttavia, tali lavoratori saranno tenuti a rispondere all’obbligo di partecipazione ad alcuni corsi formativi professionisti, gestiti e messi a disposizione dall’Anpal.

In questo senso, tutti coloro pur rispondendo ai requisiti necessari affinché possano ottenere il bonus, decideranno di non seguire i corsi formativi dell’Anpal, così come anche tutti i lavoratori che chiudono la partita iva, rischiano di perdere definitivamente il bonus ISCRO.

Chi sono i fortunati che possono ottenere il bonus ISCRO
Secondo quanto stabilito dalla nuova legge numero 178 del 30 dicembre 2020, il bonus ISCRO che attualmente si trova nella sua fase di sperimentazione la cui durata è pari a tre anni, del triennio 2021/2023.

La Legge di Bilancio 2021, ha disposto che i fortunati che potranno ricevere l’indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa del bonus ISCRO, saranno tutti quei professionisti e lavoratori autonomi che risultano essere possessori di partita iva da almeno quattro anni, iscritti alla cosiddetta Gestione Separata e che non risultano essere iscritti ad alcun ordine professionale.

Un ulteriore requisito che dovrà essere necessariamente rispettato per poter ottenere il riconoscimento del bonus ISCRO per le partita iva, riguarda anche il reddito di cittadinanza.

Infatti, secondo quanto previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2021, potranno ottenere il bonus da parte dell’Istituto INPS soltanto quei lavoratori italiani che non percepiscono nessun’altra forma di previdenza sociale, come appunto il reddito di cittadinanza.

Inoltre, è possibile richiedere il bonus ISCRO non solo da coloro che svolgono un’attività di lavoro autonomo, anche coloro che sono caratterizzati da un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

È necessario che per poter ottenere il nuovo bonus INPS i lavoratori abbiano provveduto al versamento di tutta la contribuzione previdenziale obbligatoria.

Un ulteriore requisito necessario per ottenere il bonus ISCRO riguarda il fatturato, il quale dovrà presentare un’effettiva riduzione rispetto alla media legata ai redditi precedente, conseguiti durante i tre anni precedenti, almeno del 50 per cento, la cui media non dovrà essere superiore a 8.145 euro.

Come richiedere ora il bonus ISCRO
Per poter ottenere il riconoscimento del bonus ISCRO, è necessario che i possessori di partita iva e tutti quei lavoratori italiani autonomi che sono caratterizzati dai requisiti obbligatori, accedano sulla piattaforma telematica dell’Istituto INPS attraverso le proprie credenziali, auto-certificando i propri redditi degli anni precedenti.

Per quanto riguarda la data di scadenza entro cui è necessario presentare la domanda per il bonus ISCRO, questa è pari al 31 ottobre valido per ciascun anno.