INPS, Bonus 840 euro: come non perderlo

L’INPS in una nota l’12 novembre 2020, rilascia gli ultimi chiarimenti sul Reddito di emergenza. Col messaggio n. 4247/2020, l’Istituto spiega, come riporta trendonline.com, chi dovrà presentare la domanda per non perdere il bonus dell’importo fino a 840 euro. Attivo, dunque, il Reddito di emergenza messo a disposizione per le famiglie, in piena emergenza sanitaria epidemiologica da Covid-19. Uno strumento introdotto nel decreto Rilancio scaduto il 15 ottobre, successivamente rinnovato col decreto Ristori, in scadenza perentoria il 30 novembre 2020.

Il Governo ha reinserito il Reddito di emergenza con l’erogazione di un minimo di 2 ratei aggiuntivi relativamente ai mesi di novembre e dicembre 2020, al fine di sostenere i lavoratori, le famiglie in un periodo di emergenza sanitaria che si ripercuote su tutto il bilancio economico sociale. Non sono pochi i lettori confusi dai due sussidi a sostegno del reddito: REM e Reddito di cittadinanza. Precisiamo che il reddito di emergenza nasce con la pura finalità di assistenza temporanea. Ecco spiegato il primo motivo dell’incompatibilità delle due misure.

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Il Governo nel decreto Ristori, ha ampliato la platea degli aventi diritto al Reddito di emergenza. Due sono le tranche che l’INPS eroga ai beneficiari per un importo che può arrivare a toccare il valore di 840 euro. La misura straordinaria di sostegno al reddito è stata rinnovato al fine di consentire l’erogazione immediata per le famiglie che in precedenza avevano già incassato il REM, e non solo. Infatti, possono accedere al reddito di emergenza anche i nuclei familiari esclusi dai primi benefici. Rientrano anche le famiglie a cui prima non era stato riconosciuto. Parliamo di circa 146 mila famiglie che hanno beneficiato di un importo fino a 840 euro, mentre le domande in attesa di elaborazione sono all’incirca 226 mila.

Se l’argomento ti interessa prosegui nella lettura, vedremo insieme: quali famiglie possono richiedere il Reddito di emergenza; i ratei in scadenza; come presentare la domanda per non perdere il beneficio; a chi sarà erogata la somma di 840 euro di Reddito di emergenza? Quali sono le incompatibilità con il REM?

INPS Reddito di emergenza: chi ha diritto al sussidio temporaneo?
Possono accedere al Reddito di emergenza, le famiglie in possesso dei seguenti requisiti all’atto della domanda, tra cui:

residenza nel territorio italiano;
le famiglie il cui reddito familiare relativo al mese di settembre 2020, non superino la soglia del sussidio, così come previsto dal comma 5 dell’ex articolo 82 del decreto “Rilancio”;
patrimonio mobiliare riferito all’anno 2019 al di sotto di 10.000 euro incrementato di 5.000 per ogni membro familiare seguente al primo fino alla soglia ultima di 20.000 euro che può toccare il limite di 25.000 in presenza di membro affetto da disabilità grave o non autosufficiente;
reddito annuo prodotto dall’indicatore ISEE del valore non superiore a 15.000 euro.
Due sono le tranche di pagamenti del bonus si riferiscono al mese di novembre (in corso) e dicembre 2020.

In sostanza, parliamo di ratei aggiuntivi a quelli già erogati nei mesi scorsi. Il Governo preso atto della proroga dello stato di emergenza sanitario da pandemia, ha provveduto attraverso il decreto Ristori a garantire un sostegno economico a lavoratori, famiglie e imprese

INPS Reddito di emergenza: in pagamento i ratei di novembre e dicembre
L’INPS ha riaperto l’accesso alle domande del REM alla data del 10 novembre 2020. Le famiglie in possesso dei requisiti possono richiedere il REM per un importo che oscilla da 400 fino a 840 euro entro e non oltre il 30 novembre 2020. Dopo tale data anche se in possesso dei requisiti, senza un intervento legislativo non si potrà più accedere al beneficio.

Le famiglie che in precedenza avevano già beneficiato del sussidio temporaneo, ricevono l’accredito dell’importo a loro spettante, direttamente sul proprio conto bancario o postale. In questo caso, non è prevista alcuna domanda. Come abbiamo anticipato innanzi, possono presentare la domanda anche le famiglie escluse precedentemente dal sussidio, le quali per l’effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 risultano particolarmente danneggiate. Ricordiamo ancora, che l’istanza per il riconoscimento del REM dovrà essere inoltrata entro e non oltre il 30 novembre 2020.

INPS Reddito di emergenza: le incompatibilità
Il sussidio non risulta essere compatibile con le seguenti indennità e situazioni, tra cui:

indennità Inps Covid ammesse in favore di lavoratori appartenenti al settore spettacolo, gestioni artigiani e commercianti, agricoli, stagionali del turismo e così via;
indennità a sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti e autonomi (ultima istanza);
regime detentivo e ricovero.
Tra le diverse incompatibilità con il Reddito di emergenza che per lo più interessano altre diverse condizioni, tra cui:

pensione diretta o indiretta, eccezioni e regole generali per l’assegno ordinario di invalidità;
attività lavorativa la cui retribuzione lorda si discosti dal limite stabilito dalla normativa;
titolari di reddito di cittadinanza o sussidi analoghi.
Reddito di emergenza: a quanto ammonta l’importo del sussidio?
Il Rem viene diviso in quote il cui importo di partenza corrisponde al valore di 400 euro da elaborare su parametri della scala di equivalenza indicata dall’INPS. Se il richiedente rientra in specifiche condizioni l’importo riconosciuto può arrivare alla somma di 840 euro. Come si legge nella tabella dell’Istituto il valore corrisponde a 1 e si riferisce al nucleo familiare rapportato di:

0,4 per ogni membro familiare con un’età anagrafica superiore agli anni 18;
0,2, per ogni membro aggiuntivo minore, non sopra la soglia di 2 e fino a 2,1 in presenza di componenti affetti da disabilità grave o non autosufficienza.
Ad esempio:

• per un solo soggetto beneficiario del REM l’INPS eroga 400 euro mensili;

• per una famiglia composta da coniugi e due figli minori vengono elaborati gli elementi indicati sopra (il valore 1 con l’aggiunta dell’0, 4 sommando lo 0,2 più lo 0,2), per cui il REM corrisponde a 720 euro mensili;

• nel caso si tocchi il parametro corrispondete a 2 il valore del sussidio può toccare la soglia massima di 800 euro;

• in presenza di componenti disabili o non autosufficienti l’INPS eroga un bonus deel valore di 840 euro (parametro 2,1).