INPS, Pensioni d’invalidità: arrivano aumenti e arretrati

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

È stato finalmente approvato l’aumento delle pensioni d’invalidità destinato agli invalidi civili totali, non più soltanto per coloro che hanno un’età superiore ai 60 anni come era stato previsto finora, ma già a partire dai 18 anni.

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Infatti lo stesso presidente del consiglio italiano, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa in merito alla conferma del Consiglio dei Ministri al Decreto Agosto, ha affermato che:

Aumentiamo le pensioni agli invalidi civili al 100% a partire già dai 18 anni, così come agli inabili, ai sordi e ai ciechi civili assoluti. Si passa dai circa 285 euro attuali fino a 648 euro al mese, per tredici mensilità.

La decisione legata all’aumento dell’incremento delle pensioni d’invalidità è stato ritenuto necessario dopo che lo scorso 22 luglio 2020, la Corte Costituzionale, in seguito ad una attenta analisi, ha dichiarato con la sentenza n.152 del 23 giugno 2020, assolutamente insufficiente la somma di 286,81 euro che era stata approvata con l’articolo 38 della legge n.448 del 2001.

Tuttavia, al momento ancora nessun titolare di pensione di invalidità ha potuto usufruire dell’aumento degli importi degli assegni pensionistici, in quanto si attende la nuova circolare dell’INPS affinché possa essere considerato operativo.

Ecco tutti i dettagli su come funzionerà l’aumento delle pensioni di invalidità, chi potrà usufruirlo e quali sono i tempi di attesa per poterlo ricevere.

Come cambiano le pensioni d’invalidità con il Decreto Agosto
Le pensioni d’invalidità hanno ottenuto così un notevole aumento degli importi grazie all’approvazione da parte del Governo italiano, del nuovo decreto-legge n.104 del 14 agosto 2020. In effetti, con il Decreto Agosto sono state disposte alcune modifiche all’articolo 38 della legge n.448 del 2001, riferito appunto alle pensioni d’invalidità.

A tal proposito, in relazione ai benefici delle pensioni in favore dei soggetti disagiati ovvero invalidi civili totali, l’espressione “di età pari o superiore a sessanta anni” sono state sostituite dalle parole “di età superiore a diciotto anni”.

Inoltre con il Decreto Agosto, al fine di finanziare gli aumenti destinati alle pensioni d’invalidità, sono stati previsti 132 milioni di euro per l’anno 2020 e 400 milioni di euro annui a decorrere dall’anno successivo, dunque dal 2021.

Così, con il Decreto Agosto, il Governo italiano ha disposto un aumento notevole degli importi delle pensioni di invalidità per tutti quei cittadini italiani che rientrano nella categoria di invalidi civili totali. L’importo dell’assegno pensionistico passerà dagli attuali 286,61 euro fino ad un massimo di 648 euro al mese.

Come funziona l’aumento delle pensioni di invalidità
In seguito alla sentenza n.152 del 23 giugno 2020 della Corte Costituzionale, l’importo mensile che fino ad ora veniva erogato alle persone con disabilità totale è stato dichiarato incostituzionale, facendo riferimento all’articolo 38 della Costituzione italiana, comma 1, in quanto non sono stati garantiti tutti i mezzi necessari affinché i cittadini inabili al lavoro possano avere il giusto mantenimento ed assistenza sociale.

L’aumento delle pensioni di invalidità dunque è stato approvato. Tuttavia, al momento l’incremento degli importi degli assegni pensionistici resta ancora del tutto teorico: potrà diventare operativo solo quando sarà pubblicata una specifica circolare da parte dell’INPS.

Chi potrà ricevere l’aumento per la pensione di invalidità
Secondo le disposizioni dell’INPS, gli assegni per la pensione di invalidità possono essere riconosciute ai cittadini italiani che appartengono alle categorie legate alla protezione dell’invalidità civile, dunque rientrano: mutilati, invalidi civili, ciechi, sordi, sordo-muti, persone aggetti da talassemia e drepanocitosi.

È importante sottolineare che l’aumento delle pensioni di invalidità non potrà essere beneficiato da tutti i cittadini italiani che usufruiscono già degli assegni di invalidità civile. Per questo motivo, il Governo italiano ha previsto alcuni requisiti di reddito personale affinché possa essere riconosciuto il beneficio al titolare della pensione.

A tal proposito, l’incremento dell’importo della pensione di invalidità spetterà alle sole persone che rientrano nella categoria di invalidi civili al 100%, che abbiano almeno diciotto anni di età, che hanno un reddito personale basso e che sono escluse completamente dal mondo lavorativo.

In merito al reddito personale, è stato stabilito che gli invalidi civili totali potranno usufruire dell’aumento del proprio assegno pensionistico di invalidità, solo se il loro reddito risulti essere inferiore a 8.469,63 euro nel caso di un pensionato non coniugato. Invece, per quanto riguarda gli invalidi civili coniugati, il limite di reddito personale annuo stabilito è stato fissato a 14.447,42 euro.

A quanto ammonta l’aumento
Secondo quanto previsto con il nuovo Decreto Agosto, gli aumenti delle pensioni di invalidità variano sulla base del cittadino italiano disabile che lo richiede.

Infatti, gli importi per le pensioni che spetteranno agli invalidi civili totali con un’età compresa tra i diciotto e i cinquantanove anni aumenteranno di 264,60 euro, passando così da una pensione pari a 286,81 euro alla cifra di 651,51 euro.

Per quanto riguarda invece i sordomuti, con un’età compresa tra i diciotto e i cinquantanove anni, l’aumento di 364,70 euro porterà le pensioni di invalidità dagli attuali 286,81 euro ai 651,51 euro. Infine per i ciechi assoluti ricoverati, l’aumento sarà di 364,70 euro; invece, per quelli non ricoverati l’aumento sarà di 341,34 euro.

Quando verrà applicato l’aumento della pensione
L’aumento degli importi delle pensioni di invalidità dai precedenti 286,61 euro mensili ad un massimo di 648 euro al mese, al momento non è diventato ancora operativo. Infatti, affinché la sentenza della Corte Costituzionale venga effettivamente attuata e diventi operativa a tutti gli effetti, bisognerà ancora attendere un’apposita circolare da parte dell’Istituto INPS.

Occorre però sottolineare che anche se l’aumento delle pensioni di invalidità non è retroattivo, è già entrato in vigore a partire dal 20 luglio 2020, dunque tutti i cittadini con disabilità totale che rispondono agli specifici requisiti di accesso, potranno comunque beneficiare dell’incremento, che riceveranno successivamente sotto forma di arretrato, valido per tutti i mesi in cui non ne hanno potuto usufruire.

Come richiedere la pensione di invalidità
L’INPS ha previsto una serie di documenti che dovranno essere compilati ed inoltrati all’Istituto al fine di ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile e dunque l’assegno della pensione di invalidità.

Innanzitutto, il primo documento fondamentale è quello del certificato medico introduttivo compilato ed inviato da parte del medico di base. In seguito, il cittadino potrà utilizzare il codice del certificato medico, per inoltrare la domanda di accertamento sanitario all’Istituto.

Nei casi di riconoscimento di un’invalidità tra il 74% e il 100%, l’INPS procederà alla verifica dei requisiti socio-economici e di reddito che sono stati trasmessi in via telematica.

Inoltre, i cittadini dovranno anche inoltrare un’attestazione relativa alla permanenza dei requisiti legati alla residenza stabile e continuativa nel territorio italiano.